CORONAVIRUS, I RESPONSABILI DELLA SAN RAFFAELE ORDINANO 140 TAMPONI PER DIPENDENTI E PAZIENTI
Dopo la richiesta del sindaco di isolare la clinica San Raffaele dal mondo che la circonda per evitare il propagarsi dei contagi, i responsabili della clinica rispondono disponendo i tamponi per tutti i dipendenti e per tutti i pazienti ricoverati nella clinica. Oggi sono stati effettuati 10 tamponi agli operatori in servizio nel reparto di unità spinale della clinica mentre da domani partiranno controlli medici per tutte le persone che gravitano attorno all’attività della struttura sanitaria. Si tratta di circa 140 persone (100 dipendenti e 40 ricoverati) che saranno sottoposti a tampone Rino-faringeo. Un provvedimento con cui i vertici della San Raffaele mirano a fugare tutti i dubbi di ulteriori contagi e soprattutto a rassicurare chi ci lavora e chi vi è ricoverato.
“Abbiamo adottato tutte le misure e i protocolli previsti”- spiegano dalla San Raffaele- “stiamo effettuando i primi tamponi da oggi nell’unità spinale”. Si parte dall’unità spinale perché è in quel reparto che era ricoverata la paziente proveniente da Bergamo dalla quale, si sospetta, sia partito il contagio che ha prima interessato un’infermiera del reparto e successivamente i suoi genitori. Situazione che ha portato il fratello dell’infermiera a denunciare per lesioni personali chiedendo anche il sequestro di documenti e cartelle cliniche relative alla paziente risultata infetta dal coronavirus. Nella querela si fa riferimento alla omessa comunicazione dello stato di salute dell’anziana mentre l’azienda sostiene che la stessa al momento del ricovero era negativa. Mentre il sindaco Annamaria Casini, dopo aver chiesto l’isolamento della clinica afferma: “Sto continuando ad avere contatti con l’Asl per affrontare questo delicato problema a tutela dei pazienti dei dipendenti e di tutta la cittadinanza che deve essere rassicurata sul focolaio in atto nel San Raffaele”.