IL SINDACO CASINI: CONFERMATO CHE SULMONA RESTA OSPEDALE NON COVID, DA MERCOLEDI “PULITO”
“La Asl ha ribadito che l’unico centro covid è L’Aquila con 80 posti letto, 24 posti letto terapia semi-intensiva e 6 terapia intensiva (G8). Sulmona è centro non covid che si e’ dovuta “sporcare” per una decisione aziendale che imponeva di gestire una situazione contingente di emergenza, ma in tempi brevi, probabilmente già da mercoledì, verra’ disposto il riassorbimento dei pazienti ora ricoverati alla terapia intensiva di Sulmona a L’Aquila, nella struttura G8 in corso di allestimento”. Dunque dalla seduta del comitato ristretto dei sindaci Asl viene una notizia rassicurante, annunciata dal sindaco Annamaria Casini che questa mattina ha partecipato alla convocazione. Una rassicurazione che già in settimana avrebbe concretezza, ponendo fine alle recenti proteste e polemiche, ancor oggi perduranti sul fatto che l’ospedale dell’Annunziata non è centro covid e non è adeguato per il ricovero di pazienti colpiti da coronavirus. “Ho rimarcato come Sulmona vuole essere nel sistema e per questo con orgoglio ha fatto la sua parte con un posto letto in isolamento e salvando la vita a cinque pazienti gravissimi, tra i quali da ieri un ragazzo di 23 anni, provenienti dall’area metropolitana Chieti Pescara” ha sottolineato lo stesso sindaco. “L ’ospedale però oggi ha interrotto la sua attività chirurgica e compromesso anche altre cliniche mettendo a rischio gli operatori continua Casini – attendiamo il completamento del centro Covid aquilano per i prossimi giorni dove i pazienti dovrebbero essere trasferiti una volta stabilizzati per tornare ad essere ospedale non covid”. “Se invece l’emergenza, che sta crescendo, richiedesse all’ospedale di Sulmona un ruolo diverso, deve essere messa in condizione di operare come struttura Covid con potenziamento strutturale di personale e mezzi” conclude il sindaco. Al comitato dei sindaci è stato poi comunicato che da protocolli di sicurezza diffusi dall’Asl oggi i tamponi sono somministrati solo al personale che ha avuto contatti con Pazienti Covid (terapia intensiva e pronto soccorso) in accordo con i medici competenti. Per aumentare la capacità di fare tamponi per popolazione e sanitari si sta lavorando ad ampliare i laboratori sul territorio fino ad uno per provincia. Il pronto soccorso e il distretto verranno riforniti da domani di tamponi, circa cento, per consentire la somministrazione a sanitari che hanno avuto contatti con pazienti Covid, a pazienti in pretriage e l’attivazione dell’Usca. Per garantire una convalescenza protetta a pazienti in dimissione dall’ospedale, che devono osservare un isolamento per ancora alcuni giorni in attesa di essere negativizzati, i Comuni devono individuare e mettere a disposizione strutture controllate per consentire l’isolamento con il sostegno della protezione civile. I dispositivi scarseggiano e si è in attesa di forniture.
CREA (Comitato Regionale per lEmergenza Urgenza) ieri ha dichiarato la fase di allerta 4: emergenza massima da bollino rosso….:
.Questo significa che siamo “in guerra”.
Oggi i casi Covid in Abruzzo son 1293 ( +163)
✅ La ASL ha ribadito che L’UNICO CENTRO COVID È L’AQUILA con 80 posti letto, 24 posti letto terapia semi-intensiva e 6 terapia intensiva (G8). Sulmona e’ CENTRO NON COVID che si e’ dovuta sporcare per una decisione aziendale che imponeva di gestire una situazione contingente emergenziale, ma in tempi brevi (si parla di mercoledi) verra’ disposto il riassorbimento dei pazienti ora ricoverati alla terapia intensiva di Sulmona a L’Aquila (nel G8 in corso di allestimento)
✅ Ho rimarcato come Sulmona vuole essere nel sistema e per questo con orgoglio ha fatto la sua parte con 1 posto letto in isolamento e salvando la vita a 5 pazienti gravissimi (ultimo caso ieri un ragazzo di 23 anni) provenieti da area metropolitana Chieti Pescara.
L ’ospedale però oggi ha interrotto la sua attività chirurgica e compromesso ache altre cliniche mettendo a rischio gli operatori. Attendiamo il completamento del centro Covid Aquilano per i prossimi giorni dove i pazienti dovrebbero essere trasferiti una volta stabilizzati per TORNARE AD ESSERE UN OSPEDALE NON COVID.
Se invece l’emergenza, che sta crescendo, richiedesse all’ospedale di Sulmona un ruolo diverso, deve essere messa in condizione di operare come struttura Covid con potenziamento strutturale di personale e mezzi.
✅ E’ stato comunicato che:
– da protocolli di sicurezza diffusi dall’azienda oggi i tamponi sono somministrati solo al personale che ha avuto contatti con Pazienti Covid (terapia intensiva e pronto soccorso) in accordo con i medici competenti.
– per aumentare la capacità di fare tamponi per popolazione e sanitari si sta lavorando ad ampliare i laboratori sul territorio fino a 1 per provincia.
– pronto soccorso e distretto verrà rifornito da lunedì di tamponi (circa 100) per consentire la somministrazione a sanitari che hanno avuto contatti con pazienti Covid, a pazienti in pretriage e l’attivazione dell’USCA.
✅Per garantire una convalescenza protetta a pazienti in dimissione dall’ospedale, che devono osservare un isolamento per ancora alcuni giorni in attesa di essere negativizzati, i Comuni devono individuare e mettere a disposizione strutture controllate per consentire l’isolamento con il sostegno della protezione civile.
✅I dispositivi scarseggiano e si è in attesa di forniture