TEST RAPIDI, E’ SCONTRO TRA ASSESSORE VERI’ E SINDACO DI PREZZA

E’ polemica sull’iniziativa dei sindaci di Prezza, Cerchio e Aielli, che hanno promosso l’uso di test rapidi per diagnosticare il coronavirus. L’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, interviene per fermare  i sindaci che hanno acquistato migliaia di kit per la ricerca degli anticorpi dicendo che non sono ancora stati approvati. Insorge il sindaco di Prezza, Marianna Scoccia, che respinge le affermazioni dell’assessore, accusandola di denigrare il lavoro degli amministratori locali. L’assessore regionale Verì sostiene infatti che”i test sierologici non sono stati validati dal Ministero e danno risultati che non hanno alcun valore scientifico e anzi in alcuni casi potrebbero procurare ulteriori danni”. Per l’assessore l’unico test valido resta quello molecolare, fatto sui tamponi, precisando che a breve arriverà la validazione del ministero su nuovi kit che riguardano questa specifica modalità. Immediata la replica del sindaco di Prezza, Marianna Scoccia, che ricordando l’impegno della sua amministrazione appena esplosa l’epidemia sottolinea di aver acquistato i kit di test rapidi non essendoci data possibilità di effettuare tamponi a tutti. “Per questo abbiamo ritenuto il test rapido ,seppur con i suoi limiti oggettivi ,l’unica cosa disponibile in questo momento per regolarci in maniera rapida su eventuali portatori asintomatici che potrebbero generare focolai”. “Voglio rassicurare tutti che il rapid test è regolarmente iscritto al Ministero della Salute come Dispositivo Medico IVD al N. ‪1936723‬. Innoliving, è un test che non sostituisce assolutamente il tampone per Covid-19, permette di fare un primo screening restringendo di parecchio i possibili positivi e scovando quindi gli asintomatici e  i test forniscono risultati non attendibili al 100 % ma  che possono rappresentare un fondamentale campanello di allarme” tiene a precisare Scoccia. “In questo periodo, però, ho constatato quanta precarietà c’è nel nostro territorio, con medici e infermieri costretti a lavorare senza mascherine e senza protezione. Personale sanitario lasciato solo e obbligato ad arrangiarsi – riprende il sindaco di Prezza – è assurdo che chi di dovere non si sia attivato in tempo per garantire sicurezza a chi rischia la vita tutti i giorni. E poi leggo che l’assessore regionale alla sanità denigra il lavoro di tre sindaci e ci dice di stare calmi ed essere prudenti”. Il sindaco Scoccia si augura prudenza anche da parte dell’assessore, chiedendole che siano consegnate al più presto le mascherine occorrenti a chi lavora in ospedale e che tutti, medici e infermieri, siano sottoposti a test, essendo soggetti ad alto rischio di contagio. Così come Scoccia chiede all’assessore di conoscere il piano regionale di emergenza covid. “Detto ciò dalla prossima settimana, quindi, inizieremo i prelievi ed avremo la possibilità di monitorare più da vicino la nostra popolazione” conclude Scoccia ricordando a tutti, anche “ai soliti giornalisti e a chi si è affrettato a scrivere comunicati stampa sulla validità del test che il test è già in uso in diversi territori del nostro paese”, come Veneto, Campania, Toscana e città come Bari ma anche ospedali, cliniche e centri medici.