SPORT ALL’APERTO, I SINDACI PELIGNI FANNO FRONTE COMUNE CONTRO IL PREFETTO

“Andiamo avanti per la nostra strada, non revochiamo le ordinanze emesse per vietare attività motorie e ludiche all’aperto, ad esclusiva tutela della salute dei cittadini”. I sindaci peligni fanno fronte comune contro il Prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco, che ieri ha inviato una comunicazione ai sindaci ricordando loro che le attività motorie e ludica all’aperto sono possibili, se individuali e quindi non di più persone, purché fatte in prossimità delle abitazioni degli interessati. Una precisazione derivante dall’ordinanza del Ministero della Salute emessa il 20 marzo scorso. Ma i sindaci di Sulmona, Pratola Peligna e Prezza, sono subito usciti allo scoperto, anzitutto per esprimere perplessità sul concetto di prossimità, che appare troppo vago e poi per affermare che non revocheranno le ordinanze emesse che vietano in assoluto, senza eccezioni, attività motorie e ludiche all’aperto. “Oggi non si può contare sul buonsenso dei singoli e deve prevalere il bene collettivo – afferma il sindaco Annamaria Casini –  E’ su tale principio che, tutti insieme, i sindaci della Valle Peligna hanno concordato ed emesso un’ordinanza con l’obiettivo di tutelare la salute dei cittadini e scongiurare possibili contagi da coronavirus”. “La Valle Peligna va protetta, proprio mentre intorno a noi i casi aumentano, per evitare che gli asintomatici possano propagare il contagio” conclude Casini. “Non siamo la Lombardia dove la risposta sanitaria è stata forte e nonostante tutto in crisi; noi abbiamo già una crisi ed una disoccupazione senza eguali ed il nostro ospedale deve rimanere un ospedale No Covid. Non ce lo possiamo permettere, non possiamo consentire la diffusione” sostiene Antonella Di Nino, sindaco di Pratola. “Non revoco assolutamente l’ordinanza emessa, intendo tutelare fino in fondo la salute dei cittadini e l’ordinanza resta anche se mi mandassero i carabinieri” taglia corto Marianna Scoccia, sindaco di Prezza.