MEDICO A BRESCIA, PRIMO SULMONESE VITTIMA DEL CORONAVIRUS

Prima vittima sulmonese del coronavirus. È scomparso ieri, domenica 15 marzo, dopo essere stato ricoverato nella Clinica di Ome, centro della provincia di Brescia, il medico Gino Fasoli, 73 anni. Anche lui, che in queste settimane aveva assistito numerosi pazienti colpiti dal virus, ne è rimasto vittima, in uno dei centri del focolaio tra Bergamo e Brescia che già tante vittime sta mietendo. Appassionato di montagna, Fasoli è ricordato da tutti come una persona esemplare, dal cuore buono e sempre disponibile. “È stato un bravo medico – ha ricordato Antonio Mossini, sindaco di Cazzago San Martino paese dove il medico originario di Sulmona aveva lavorato – era una persona molto riservata e apprezzata da tutti”. A Cazzago San Martino Fasoli aveva prestato servizio come medico di base per oltre trent’anni, fino al 2016. È stato dirigente dell’associazione Unitalsi che accompagna i malati a Lourdes e socio di Medici senza frontiere avendo partecipato anche a missioni in Africa. Fasoli risiedeva in un paese vicino ad Ome, a Passirano. La salma del medico sarà tumulata domani, martedì 17 marzo, nel cimitero di Sulmona. A dare l’annuncio del decesso sono stati il fratello Gabriele, la cognata Gabriella e la nipote Anna Paola.