CORONAVIRUS, MARSILIO CHIEDE DUE ZONE ROSSE NEL PESCARESE E TERAMANO

Maggiori restrizioni, simili a quelle attuate in Lombardia, nella zona della Val Fino, in provincia di Teramo, e nei comuni di Penne e Città Sant’Angelo, nel Pescarese, dove si sono registrati numerosi casi di contagi da Covid-19. A chiederle al ministro per gli Affari regionali e le autonomie è il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, nel corso delle videoconferenze effettuate ieri nell’ambito della Conferenza delle Regioni, cui ha partecipato anche il ministro Paola De Micheli. Dopo la lettera scritta al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, relativamente alle necessità di istituire particolari zone rosse, il presidente Marsilio ha proposto al ministro Francesco Boccia di “individuare le due zone in questione, al fine di attuare provvedimenti restrittivi simili a quelli attuati in Lombardia”. Inizialmente il ministro Boccia ha sottolineato che il Comitato tecnico scientifico ha risposto che l’intero Paese è in zona rossa a seguito dell’ultimo decreto del premier Conte. Marsilio ha però evidenziato che “in queste aree, dove ci sono possibili focolai in atto e centinaia di operai che ogni giorno vanno a lavorare nelle aziende del territorio, questi provvedimenti in essere non sono sufficienti”.