CONCORSO ASL, LA UIL CHIEDE INCONTRO A VERI’ E DIRETTORE GENERALE TESTA
Un incontro urgente all’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì e al direttore generale dell’Asl, Roberto Testa, è stato chiesto dalla Uil sul nodo del concorso per assunzione di personale infermieristico e amministrativo bandito in questi giorni. Al riguardo il sindacato pone alcuni quesiti a Regione e Asl. “L’urgenza del bando è stata necessaria per aumentare il personale sanitario per fronteggiare l’epidemia che attualmente sta interessando la nostra nazione? Oppure vi è l’urgenza di sostituire quello attualmente occupato a tempo determinato? Viste anche le dichiarazioni dei presidenti dell’associazioni degli infermieri regionali che lamentano una carenza di circa 2000 infermieri, quindi oltre quelli già occupati, perché non si è indetto il concorso per coprire definitivamente i fabbisogni? – domanda la Uil – cosi da dare maggiori possibilità anche ai lavoratori e lavoratrici, del territorio, in somministrazione che in questi anni hanno garantito e mantenuto in piedi un servizio essenziale come quello sanitario”. “Il punteggio riconosciuto per anzianità di servizio è riservato a quelli che hanno prestato servizio presso la Asl 1 oppure tale riconoscimento è esteso a tutti i servizi svolti, dalle lavoratrici e lavoratori, di tutto il territorio nazionale ed estero sia nel pubblico che nel privato? – domanda ancora la Uil – la metà della riserva dei posti messa in bando, vale per i tempi determinati che hanno svolto servizio e anche per i somministrati? Perché, invece di attivare avvisi pubblici per contratti a tempo determinato in attesa dell’espletamento del concorso e delle successive assunzioni a tempo indeterminato, non si garantisce la continuità occupazionale ai 350 lavoratori e lavoratrici attualmente occupati?” aggiunge il sindacato. “Crediamo che il territorio della provincia dell’Aquila, già martoriato dalla perdita occupazionale derivante dalle crisi industriali e dai terremoti che si sono susseguiti nell’ultimo decennio, non si possa permettere il lusso di perdere altra occupazione” conclude la Uil.