IL CENTRO NUOTO RICORRE AL TAR, SALTA L’INAUGURAZIONE DELLA PISCINA COMUNALE
Salta la consegna ufficiale del centro sportivo della piscina comunale. La società romana che si è aggiudicata l’appalto dovrà infatti rinviare il taglio del nastro per il ricorso al TAR presentato dalla vecchia società che gestiva l’impianto. Secondo la società Centro nuoto Sulmona che nell’azione giudiziaria è assistita dall’avvocato Armando Valeri, esisterebbero alcune anomalie riscontrate in fase di aggiudicazione. Soprattutto per quanto riguarda il ribasso del 50 per cento e il fatto che la società aggiudicataria dell’appalto, non avrebbe i dodici mesi di esperienza pregressa così come richiesto nel bando del Comune. Inoltre sarebbe carente la documentazione amministrativa con il riferimento alla polizza fideiussoria. Contestata anche l’assenza di un componente “esperto” nella commissione giudicatrice della gara e la non menzione di determinati parametri e requisiti nell’avviso del Comune e nel disciplinare di gara, contenuti nel regolamento comunale per la gestione dell’impianto. Tutte osservazioni che ora sono al vaglio dei giudici amministrativi del Tar dell’Aquila che nel giro di una ventina di giorni dovrà pronunciarsi in merito alla sospensiva chiesta dai ricorrenti. Un ricorso, quello presentato dalla società sportiva sulmonese, che ha di fatto bloccato tutto, e quindi anche l’inaugurazione della nuova gestione che era prevista per i prossimi giorni. L’appalto contestato prevedeva l’assegnazione dell’impianto comunale per il periodo di un anno con la possibilità di rinnovo per altri tre. Da circa 30 anni la piscina è stata sempre gestita dal Centro Nuoto Sulmona che si era aggiudicata l’ultimo appalto nel 2009 poi scaduto il 31 agosto scorso dopo un periodo di 10 anni. Dopo la proroga di tre mesi concessa dal Comune, è stata preparata la nuova gara d’appalto vinta dalla Roma Nuoto il 24 gennaio scorso. “Siamo sereni e tranquilli”, afferma Nicolò Cristofaro, uno dei soci della Roma Nuoto, “spetterà al Tar ora verificare la procedura ed entrare nel merito. Per noi è solo un procrastinarsi del passaggio di consegne che era fissato per oggi”. Quanto ai contenuti del ricorso Cristofaro ritiene che “sono tutte cose che lasciano il tempo che trovano”. Il socio della Roma Nuoto ha quindi ribadito la validità del progetto di gestione della piscina presentato dalla sua società che prevede un’offerta più ampia che vuole trasformare la piscina in un vero e proprio luogo sociale e aggregativo per la città.