CENTRI ANTIVIOLENZA ABRUZZESI, FONDI PER 500MILA EURO
Ammontano a circa 500mila euro le risorse che il governo nazionale ha messo a disposizione della Regione per finanziare l’attività dei Centri anti violenza e delle Case rifugio. Il dato è stato comunicato oggi dall’assessore alle Politiche sociali Piero Fioretti ai rappresentanti delle strutture regionali che offrono assistenza alle donne vittime di violenza, convocati per affrontare una serie di problemi legati al potenziamento della rete di assistenza sul territorio. “E’ un servizio che la Regione vuole mantenere e potenziare sul territorio perché in gioco ci sono le vite di tante donne vittime di violenze e costrizioni – ha detto l’assessore Fioretti – . In questo senso, la Regione ha intenzione di muoversi di comune accordo con le strutture presenti e mettere insieme tutte le istanze in modo da rafforzare la rete di assistenza sul territorio. Gli obiettivi principali del piano nazionale – ha aggiunto Fioretti – vanno dalla realizzazione della rete regionale per il contrasto alla violenza di genere al tavolo regionale dei rappresentanti, dall’albo regionale dei Centri anti violenza e Case rifugio al piano straordinario contro la violenza sessuale e di genere. Il nostro compito è realizzare un Piano regionale che indichi le linee guida e di intervento su questi temi ma che raccolga anche le istanze degli operatori sul territorio”. In Abruzzo operano 13 Centri anti violenza e 3 Case rifugio che garantiscono assistenza e supporto alle donne in difficoltà; la ripartizione del fondo nazionale ha tenuto conto della popolazione residente e del numero delle strutture e la quota di circa 500 mila euro pone l’Abruzzo tra le regioni che ha ricevuto il contributo più alto. Ma i Centri anti violenza e le Case rifugio sono chiamati a gestire, organizzare e allestire progetti speciali che verranno finanziati con il fondo straordinario del governo di 10 milioni di euro. Su questo fondo, la Regione Abruzzo potrà contare su un contributo di 250 mila euro, che saranno erogati solo dopo che i Centri anti violenza e le Case rifugio avranno presentato progetti definiti.