SEGUENDO LA NAVE ARGO BEATRICE RICOTTILLI TRIONFA A PISA
La scrittrice e archivista Beatrice Ricottilli ha dovuto spingersi fino a Pisa per conquistare il suo “vello d’oro”, guidata idealmente dagli astri che compongono la costellazione della Nave Argo, a cui si deve il titolo del racconto – “Argo Navis”, appunto – con cui ha trionfato al Premio letterario “Nel segno di Pisa”, sotto l’egida della storica Accademia dei Disuniti (sorta nel 1624). Prendendo spunto dai documenti d’archivio che testimoniano la partecipazione del nobile sulmonese Francesco Mazzara nella lotta contro gli Ottomani (cfr. B. Ricottilli, “L’alfiere del Re”, Sulmona, Casa Editr. Emmetre, 2006), Beatrice è riuscita a fare di Pisa la protagonista dell’incontro tra il suddetto Francesco e Diodoro, altro giovane cavaliere, appartenente all’Ordine di Santo Stefano. Dalla città toscana i due salpano per Messina, e di lì verso Lepanto. Sotto la guida di don Giovanni d’Austria avrà luogo, in nome della Fede e dell’Onore, una lotta così truculenta che la flotta vincitrice faticherà a muoversi in un mare damascato di sangue. Alfine i due amici si riabbracciano, sotto le tre stelle (Carena, Poppa e Vela) che, uniche visibili dal Mediterraneo, hanno certamente protetto il loro cammino. Nella motivazione del premio si legge: «Il racconto, necessariamente breve per il vincolo imposto dal bando, si amplia nell’immaginario del lettore in una storia più ampia, che prende le mosse da uno dei momenti più tragici nell’esistenza dell’Occidente. I due giovani cavalieri, legati da una forte amicizia, […] vanno a combattere insieme a Lepanto, legando in un gemellaggio di sangue le due città [Sulmona e Pisa]. Lo stile utilizzato nella narrazione ed i riferimenti puntuali nel testo rendono ancora più interessante questa pagina della Storia, che è ampiamente documentata nella città di Pisa». A Beatrice, dunque, che conferma la sua straordinaria capacità di far rivivere con occhio e penna di narratrice la vita che giace riposta nei documenti, le nostre più sincere congratulazioni.
Andrea Giampietro