MEET UP GRILLO: AL CENTRO ABRUZZO SERVONO FATTI PIU’ CHE CARTE D’INTENTI
La Carta dei Comuni, firmata da quindici sindaci della Valle Peligna e della Valle Sagittario, è un fatto importante ma per il Meet Up Amici di Beppe Grillo di Sulmona “sarebbe stato più opportuno, oltre che necessario, discutere di sviluppo sulmonese, di bandi (delle bande) e di risorse da intercettare ad inizio consiliatura, come dichiarato nel programma elettorale, e non sull’orlo del traguardo-baratro. Traguardo che potrebbe essere anticipato a gennaio, salvo i soliti inciuci di palazzo che risolleverebbero per un altro anno il “soccombente” comune in coma amministrativo”. “E la morte “incombente” non è purtroppo soltanto amministrativa. Il declino della nostra città deriva da una precisa destrutturazione culturale ed economica, scientemente praticata, che ormai da anni percorre la via dell’inevitabile tramonto delle aree interne – sostiene il Meet Up – ed i responsabili non sono soltanto gli attuali amministratori, derivazione proteiforme gerosolimiana dell’ultima tornata elettorale: il problema vero sta nel fatto che chi promette non mantiene o non può mantenere”. “Si guarda ora alla costa come all’ultimo baluardo di una regione che non è più in grado di affrontare le sfide necessarie per un futuro adeguato ad una moderna visione di progettualità, produttività, mobilità, interconnessione e ambiente – concludono i grillini – si firmano “carte di intenti” (siamo dunque ancora alle dichiarazioni di intenti, a tre anni e mezzo dall’insediamento!) per sviluppare produzioni fantomatiche ed irrealizzabili, perché quando la macchina ha i motori paralizzati è inutile sognare viaggi coast to coast. Si parla a vanvera dunque, si discute, si chiacchiera e si promette per poi andare avanti producendo fumo agli occhi, boccheggiando in attesa che gli interessi forse più personali che politici la facciano da padrone su quelli dei cittadini, spostando a destra e a manca una politica che, a partire da quella locale, inquieta per la totale insussistenza etica e morale con la quale si procede infischiandosene perfino di quello che pensano gli elettori… e a riscontro anche i Salesiani abbandonano, dopo 40 anni, un campo ormai irrecuperabile”.