SCIOPERO GLOBALE PER INVERTIRE LA ROTTA, STUDENTI DI NUOVO IN PIAZZA

Centinaia di ragazzi scendono in piazza per il loro futuro. Anche a Sulmona si  è tenuto questa mattina il quarto sciopero globale per il clima che ha avuto come slogan “invertiamo la rotta”. Proprio per questo il percorso è stato simbolicamente invertito rispetto all’ultimo global strike, infatti i ragazzi che hanno partecipato si sono riuniti alle 9 in piazza XX Settembre e poi hanno sfilato per le vie della città fino a raggiungere l’area verde di fronte al Liceo Scientifico Fermi, in viale Togliatti. “Abbiamo deciso di invertire il percorso del corteo per ribadire la necessità di cambiare rotta, – spiega Lorenzo Pagliaro, portavoce dei manifestanti – anche in modo repentino, rispetto a tutto ciò che è causa dei cambiamenti climatici”. I ragazzi che questa mattina hanno fatto sentire la propria voce chiedono che il nostro Paese e tutti gli altri Stati cambino totalmente rotta. “Per far si che il riscaldamento globale non sia superiore ad un grado e mezzo – sottolinea Cecilia Ciampa, portavoce dei manifestanti – è necessaria una netta ed immediata rottura con le abitudini ed i comportamenti, sia nel nostro piccolo che nell’intera società. invertiamo rotta ed abbracciamo un modo di vivere, di produrre e di consumare più sostenibile”. I ragazzi si sono soffermati soprattutto sulle tematiche locali, seguendo il loro slogan “pensare globalmente ed agire localmente”. Per questo i partecipanti hanno parlato di messa in sicurezza del territorio e di uno Stato si occupi di rendere sicure le strade, le scuole, i luoghi pubblici, investendo sul futuro, anziché concentrandosi sulla costruzione di grandi opere come il metanodotto e la centrale di compressione Snam. “Un progetto del genere, un’infrastruttura così impattante ed allo stesso tempo inutile – continua Pagliaro – non è un argomento che Fridays for Future – Valle Peligna può tralasciare”. “Accordi europei come l’Accordo di Parigi o l’Agenda 2030 stabiliscono che bisogna smettere di sovvenzionare le fonti fossili a favore dell’energia rinnovabile, – prosegue Ciampa – invece l’Italia continua ad andare avanti con questi progetti anacronistici”. “Il metanodotto è un’opera dannosa per il futuro, e voi ragazzi – interviene Mario Pizzola – fate bene a scendere in piazza. Il nostro territorio ha la possibilità di attrarre molti turisti per le proprie bellezze e quando questo impianto verrà realizzato e l’aria sarà inquinata, non si potrà più neanche contare sul turismo”. Minore è stata la partecipazione alla manifestazione rispetto allo sciopero globale del 27 settembre scorso. “Delle volte è complicato far passare messaggi come questo tra i ragazzi perché, purtroppo, tra i più giovani non c’è una vera e propria cultura politica e sono molti coloro che vedono in manifestazioni come quella di oggi temi più da ‘adulti’ senza rendersi conto che questo è il nostro momento” conclude Pagliaro. “Continuate a scendere in piazza, continuate a far sentire la vostra voce – chiosa Pizzola – perché così state costruendo il vostro futuro”.

Lorenzo Marsicola