SBIC: LA TRAGEDIA DI GORIANO DEVE INTERROGARCI SU ACCOGLIENZA

Sulla vicenda della morte di Kourouma Ousmane e su quella che coinvolge il comune di Pettorano sulla iscrizione all’anagrafe di migranti ospitati nel centro di accoglienza di quel paese, dobbiamo interrogarci e muovere qualche considerazione. A chiedere una riflessione è il movimento civico Sbic.  “Ha ragione l’associazione Ubuntu quando dice che l’accoglienza su questo nostro territorio “ha grosse falle per quanto riguarda le indicazioni sui diritti e i doveri dei migranti che arrivano nel nostro Paese” sostiene il movimento civico. Secondo Sbic “noi, con la storia di solidarietà che abbiamo scritta nelle pagine della Resistenza Umanitaria, non possiamo permetterci di essere superficiali nel rapporto con gli ultimi. Di qualunque nazionalità siano, i poveri, gli ultimi devono essere al centro della nostra attenzione, al centro della gestione del nostro impegno amministrativo”. “Controlli sulla situazione esistente e politiche sociali non abborracciate all’ultimo momento sono indispensabili per la nostra convivenza civile. Questo è importante che si faccia e questo controlleremo che si faccia al Comune di Sulmona – conclude Sulmona Bene In Comune – Mai più morti, mai più ciniche politiche amministrative, ne va della nostra vita quotidiana e della nostra storia”. C’è da aggiungere che sarebbe bene cominciare tutti, istituzioni, associazioni, semplici cittadini, a pensare e provvedere più spesso a chi versa in condizioni di estrema necessità, condannato anche da  burocrazia e da tanta indifferenza e aprire gli occhi sugli ultimi non solo davanti a fatti drammatici, che invocano giustizia e ritorno a valori, come la tutela della dignità delle persone, calpestati quotidianamente da una società sempre più egoista e materialista.