OMICIDIO DI BARISCIANO, L’OPERAIO DELL’ASM VITTIMA DI PICCOLI SPACCIATORI
Piccoli spacciatori di sostanze stupefacenti potrebbero aver ordito ed eseguito l’omicidio dell’operatore ecologico dell’Asm dell’Aquila Paolo D’Amico, 55 anni, che viveva da solo in una casa in legno nelle campagne di Barisciano. Ma per il momento si tratta solo di ipotesi investigative, nulla ancora di accertato. Ad uccidere l’uomo sono state due o forse anche tre coltellate sferrategli dall’assassino o dagli assassini al torace e due colpi al capo con un oggetto contundente, che potrebbe essere un martello o un tubo di ferro, non ancora ritrovati. Nel garage della vittima sono state ritrovate piantine di marijuana. L’uomo potrebbe essere stato aggredito da almeno due persone ed ucciso fuori dal garage per poi essere trasportato all’interno. Gli assassini o l’assassino, questa una delle ipotesi a cui si lavora, potrebbero essere piccoli spacciatori o persone che, come lui, coltivavano piante di sostanze stupefacenti.L’uomo potrebbe essere stato aggredito da almeno due persone ed ucciso fuori dal garage per poi essere trasportato all’interno. Sempre secondo le ipotesi al vaglio degli inquirenti, in queste ore, gli assassini o l’assassino del cinquantacinquenne potrebbero essere piccoli spacciatori o persone che, come lui, coltivavano piante di sostanze stupefacenti. Oggi le organizzazioni sindacali, le Rsu e i lavoratori della società Asm Spa hanno espresso profondo dolore per la scomparsa del collega Paolo D’Amico e sincero cordoglio ai familiari.