“CAUL’E PESCE”: I RINTOCCHI CHE PREPARANO AL NATALE
Caul’ePesce, i rintocchi della tradizione sulmonese scandiranno da questa sera il tempo che condurrà alla Vigilia di Natale, preparando la suggestiva atmosfera della festa più attesa dell’anno. Ci sono riti simbolici e gesti radicati nelle antiche usanze della città che resistono nel tempo e continuano a suscitare emozioni anche in chi è lontano dalla patria. Ne è prova la testimonianza dei sulmonesi emigrati, che ogni anno richiedono alla nostra redazione la possibilità di rivivere anche a distanza quelle sensazioni legate alla propria infanzia. Ed eccoli accontentati: nel video realizzato da Angelo D’Aloisio lo scorso anno, si ode la “voce” del campanone dell’Annunziata in un movimento cantilenante che, puntuale alle 19.10, tutte le sere, fino al 24 dicembre, è udibile quasi da ogni punto della città. Come se per quindici minuti riproducesse il suono onomatopeico delle parole dialettali Caul’ePesc’ (cavoli e pesce), in riferimento alle pietanze principali del cenone natalizio locale, che per molti è a base di “caul, pesce fritt’ e baccalà”. Per qualcuno il binomio richiama la cantilena intonata dal sagrestano nel momento di far suonare il campanone. A movimento. Come se a ognuno di quei rintocchi fosse affidato un messaggio di pace e di speranza, oppure un semplice ricordo d’infanzia. . Un rito, in sostanza, molto caro ai sulmonesi, interrotto e poi ripreso negli ultimi anni, a cura dell’ Ente Casa Santa dell’Annunziata.