S.RAFFAELE, IL SINDACO CASINI: CHIEDO ATTO DI CORAGGIO ALLA REGIONE

“Chiedo alla Regione un atto di coraggio, affinchè si possano scongiurare i gravi disagi alle famiglie, i danni all’occupazione locale e il conseguente ridimensionamento del servizio, unico in Abruzzo e complementare all’offerta pubblica, che non consentirebbe, inoltre, ulteriori investimenti nel territorio da parte dell’azienda”. A parlare è il sindaco Annamaria Casini, che chiede atti risolutivi alla Regione, per una conclusione positiva della vertenza riguardante undici lavoratori della casa di cura S.Raffaele che rischiano il licenziamento. “Abbiamo appreso, nella riunione odierna, per voce del funzionario regionale, in quanto assenti gli assessori regionali di riferimento invitati, Nicoletta Verì e Piero Fioretti, la volontà della Regione di risolvere la situazione, che sarà discussa nel prossimo tavolo di monitoraggio previsto per fine mese – prosegue Casini – è necessario che si definisca in modo chiaro e urgente la vertenza che deve essere chiusa in maniera positiva entro quest’anno. Una questione parte integrante di un progetto di riqualificazione e di riequilibrio della nostra sanità, spesso sacrificata rispetto ad altri territori regionali, che sarà oggetto di confronto nello stesso tavolo di monitoraggio”. Il sindaco ricorda poi di aver fortemente voluto l’incontro di questa mattina a palazzo S.Francesco alla presenza del funzionario del Dipartimento regionale alla Sanità, delle consigliere regionali Marianna Scoccia e Antonietta La Porta, del direttore della San Raffaele Pierluigi Marinelli e dei rappresentanti sindacali, insieme all’assessore comunale Pierino Fasciani e ad alcuni consiglieri comunali.  A margine dell’incontro il sindaco ha incontrato, nell’aula consiliare, i lavoratori della San Raffaele, ribadendo “solidarietà e il massimo impegno da parte dell’ amministrazione affinchè siano salvaguardati i posti di lavoro e non sia messa a repentaglio la stabilità economica di molte famiglie, causando disagi all’utenza e ridimensionamento dei servizi per una struttura di eccellenza regionale, che andrebbe invece valorizzata”.