IL CRISANTEMO RESTA IL FIORE PREFERITO PER L’OMAGGIO AI DEFUNTI

Sulle tombe dei propri cari defunti resta il crisantemo il fiore preferito da chi in questi giorni affolla i cimiteri, per rendere omaggio, con un fiore, una preghiera o un semplice saluto, ai defunti. A rilevare la preferenza data dagli italiani al crisantemo, tipico fiore autunnale, simbolo dell’autunno della vita, è la Coldiretti sottolineando che la scelta ricade su questo fiore soprattutto per la sua lunga durata ma anche perché è un fiore fotosensibile che ama l’oscurità. Si possono acquistare steli recisi e in vaso nelle diverse forme (pon pon, a dalia, a fiore grande, ad anemone, a margherita e spider) con uno o più fiori per stelo e – sottolinea la Coldiretti – nei diversi colori tradizionali (giallo, bianco, fucsia) ai quali si sono aggiunte varianti di tendenza che vanno dal vinaccia al viola fino al verde. Il “fiore d’oro”, dal greco chrysòs (oro) e ànthemon (fiore), era già coltivato in Cina cinque secoli prima di Cristo, mentre in Europa si diffuse alla fine del 1700 in Francia, in Italia e in Inghilterra. Ma se nel nostro Paese il crisantemo ricorda soprattutto il giorno dei defunti, in Giappone invece è fiore nazionale, emblema araldico della famiglia imperiale e principale ornamento floreale utilizzato per la celebrazione delle nozze, mentre in molti Paesi è il simbolo di vita, forza d’animo e pace. Ma anche il crisantemo risente dei cambiamenti climatici. Sul mercato dei fiori è prevista, spiega la Coldiretti, una sostanziale stabilità dei prezzi nonostante una minore disponibilità di prodotto, determinata proprio dalla difficoltà nella fioritura dei crisantemi, “conseguenza – dice Coldiretti – delle elevate temperature e della forte luminosità delle ultime settimane. Da qui la generale riduzione delle quantità disponibili a livello nazionale”.  In generale, secondo le stime di Coldiretti, sono circa sette i milioni di italiani che acquistano piante e fiori in occasione della festività. “Per evitare di cadere nelle trappole del mercato e non alimentare l’illegalità è meglio evitare venditori improvvisati e preferire l’acquisto, se possibile, direttamente dai produttori” avverte Coldiretti.I prezzi di vendita per i fiori recisi variano da 1,5 euro a 8 euro per quelli più grandi e possono arrivare ai 15 euro se si tratta di crisantemi in vaso o di mazzi con più fiori.