SANITÀ, MUORE PER INFARTO IL CAPO DIPARTIMENTO SALUTE REGIONE ABRUZZO
Il capo del Dipartimento Salute della Regione Abruzzo, Roberto Fagnano, 56 anni, originario di Campobasso, è morto stamani a causa di un infarto. Il manager, molto stimato a Teramo e in Abruzzo, si era sentito male nella sua casa nel capoluogo teramano. Le sue condizioni era apparse subito gravissime. E’ stata la moglie a chiamare i soccorsi: gli operatori del 118 lo hanno trasferito in pochi minuti nel reparto di Cardiologia dell’ospedale Mazzini di Teramo, dove però ogni tentativo di rianimarlo è stato vano. Il manager non aveva particolari problemi di salute, ieri sera aveva avuto una cena di lavoro all’Aquila e poi era ripartito per Teramo intorno alle 22, prima della chiusura del traforo del Gran Sasso per manutenzione. Fagnano era stato nominato nei mesi scorsi a capo del Dipartimento Salute dal nuovo governo regionale di centrodestra, nonostante al vertice della Asl provinciale di Teramo fosse stato nominato dalla precedente maggioranza di centrosinistra guidata da Luciano D’Alfonso. Nel ruolo apicale regionale è stato voluto dal presidente, Marco Marsilio, e dall’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì.
“A nome mio e dell’intera Giunta regionale esprimo il cordoglio per l’improvvisa scomparsa del dottor Roberto Fagnano. In questi pochi mesi di lavoro comune ho avuto modo di apprezzarne, oltre alle qualità umane, la professionalità e l’esperienza in un settore così delicato e complesso come quello della sanità. Ai familiari le più sentite condoglianze da parte della Regione Abruzzo”. Queste le parole del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. “Sono rimasto profondamente toccato dall’improvvisa e prematura scomparsa di Roberto Fagnano, ex manager della Asl di Teramo, che attualmente ricopriva il ruolo di Direttore del Dipartimento della Salute”. Lo scrive in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio regionale d’Abruzzo, Silvio Paolucci, già assessore regionale alla Programmazione sanitaria. “Ho avuto modo di conoscerlo nel 2014, di poterne avere la collaborazione con la Giunta regionale nel corso della precedente legislatura e di continuare ad apprezzare le sue doti anche dopo la fine dell’esperienza di governo. Ci eravamo sentiti solo qualche ora fa per confrontarci sulla realtà dei territori, ci sentivamo ogni volta che c’era bisogno di una visione tecnica che fosse completa e competente. Con lui scompare una professionalità importante, che ha dato alla sanità non solo teramana la sua esperienza e la sua passione, senza mai perdere di vista i bisogni della comunità e senza mai tirarsi indietro di fronte al lavoro, anche quello più duro, che abbiamo portato avanti con scelte e provvedimenti sempre condivisi”. “Alla famiglia e a tutti i suoi cari – conclude Paolucci – le mie più sentite condoglianze”.