“GENS PELIGNA. DOVE NACQUE ITALIA”, PRESENTATO IL PROGETTO DIDATTICO
Dare vita al museo e far riscoprire la nostra identità, questo è l’obiettivo di “Gens Peligna. Dove nacque Italia”, il progetto didattico pensato dai Servizi Turistici di Sulmona in collaborazione con il puparo Girolamo Botta. Questo progetto, dedicato alle scuole di primo e secondo grado, mira a rendere sempre più accessibile la grande eredità identitaria del popolo peligno strutturando un percorso che sia complementare sia dal punto di vista educativo, valorizzando le risorse mussali, e sia dal punto di vista ludico, con le rappresentazioni dei pupi. “Il termine Italia nasce qui nel nostro territorio – spiega Francesca Ferzoco, rappresentante dei Servizi Turistici- quando Corfinuim divenne la capitale della Lega Italica e ciò che questo progetto didattico vuole far riscoprire sono gli usi, i costumi e la spiritualità di quel tempo”. Il progetto verrà realizzato nel complesso della SS. Annunziata e si comporrà di due parti. La prima consta della visita guidata alla sezione Italica del Museo Civico ed Archeologico; soffermandosi, tra le altre cose, sulle vetrine della sezione Italica che si riferiscono a corredi funebri, Sulmona, Corfinium ed Superaequm, ai dischi corazza ed alla spiritualità. In questo modo gli alunni si avvicineranno alla storia della Gens Peligna. Terminata la fase didattica avrà inizio la seconda parte, lo spettacolo teatrale di “Pupi Italici”, ideato dal marionettista siciliano Girolamo Botta, incentrato sulla rivolta dei popoli italici contro Roma del 91-88 a.C. “Abbiamo abbinato la visita al museo – continua Ferzoco – con un momento ludico in modo da divulgare le nostre radici identitarie ma anche lasciando stimoli affinché i partecipanti possano appassionarsi al tema. È pensato per gli alunni ma questo può diventare in futuro un progetto aperto a tutti”. Lo spettacolo dei Pupi nasce a metà del ‘700 probabilmente a Napoli, poi sviluppatosi maggiormente in Sicilia. I Pupi Italici, invece, nascono a Sulmona nel 2015 da un idea del puparo Girolamo Botta. I suoi spettacoli mettono in scena l’ambiente dell’Appennino italiano centrale durante la Roma rupublicana, soprattutto il periodo della Guerra Sociale, fondamentale per il riconoscimento della cittadinanza romana. Seguendo la tradizione dell’epica cavalleresca le storie raccontante da Botta saranno romanzate e rese più fruibili ad un pubblico di bambini e ragazzi. “Questo progetto è un modo per trasmettere le nostre tradizioni ed rispolverare la nostra identità, – spiega Botta – utilizzando questo tipo di teatro aiutiamo i più piccoli ad apprendere”. Un progetto stimolante ed intrigante, ma soprattutto utile perché rappresenta per gli alunni un modo nuovo di apprendere, vivendo la storia e toccando le nostre radici. Il percorso ha un costo di 10 euro ed è possibile prenotarlo inviando una mail a [email protected] .
Lorenzo Marsicola