FUTURO AL DIGITALE, IL CENTRO STORICO LABORATORIO PER TREMILA STUDENTI
Saranno circa tremila gli studenti attesi per FuturaSulmona, una tre giorni, dal 14 al 16 ottobre, in cui si parlerà di futuro e di digitale. Il nome dell’iniziativa, Futura, nasce a Bologna, a seguito della legge 107 del 2015 e prende spunto dall’omonima canzone di Lucio Dalla. “Chissà chissà domani, su che cosa metteremo le mani” scriveva il cantautore bolognese e questo sarà proprio l’obiettivo dell’evento: guardare al futuro della scuola attraverso iniziative formative, dibattiti, conferenze e workshop. Il tema sarà la scuola che cambia, che si avvia verso il futuro, che promuove il digitale sviluppando competenze importanti, per oggi e domani, sia in territorio nazionale che non. L’evento promosso dalla dirigente scolastica del Polo Umanistico, Caterina Fantauzzi, trasformerà per tre giorni tutti gli ambienti del centro storico sulmonese in un grande laboratorio di formazione, di dibattiti, di scambi di idee e di esperienze. “Sarà la festa della scuola digitale, – commenta Fantauzzi – un’esperienza nuova per Sulmona e che vedrà a lavoro tantissime persone. FuturaSulmona non è pensata come un’esposizione, ma come un grande laboratorio”. Un evento regionale, unico in Abruzzo, che vedrà la partecipazione di studenti provenienti da tutta la regione e sarà anche un viatico per mostrare le bellezze architettoniche ed artistiche di Sulmona. Tanti sono gli ambienti che verranno messi a disposizione per i percorsi innovativi, come la Civic Arena, nella scuola media Serafini, in cui studenti del territorio (trenta del Polo Umanistico, trenta del Polo Scientifico e venti di Castel di Sangro) gareggeranno in una sfida di idee. Le ragazze saranno impegnate nella Womest Arena e si confronteranno nel chiostro di Santa Chiara, sede della pinacoteca e del museo diocesano. In piazza Garibaldi saranno allestiti laboratori come il Digital Circus e lo Students Matter, in cui si potranno fare esperienze digitali su robotica, droni, simulatori, intelligenza artificiale. La sala consiliare del Comune di Sulmona ospiterà studenti e docenti impegnati nei debate. La Rotonda di San Francesco della Scarpa farà da cornice alla Future Zone, area espositiva riservata all’innovazione e alle buone pratiche della scuola digitale. Lo storico palazzo della Provincia, in via Mazara, verrà riservato ai docenti impegnati nei workshop della Teachers Matter, e sono oltre cento i professori che hanno richiesto di partecipare. Il Foyer del Teatro si trasformerà in un planetario in cui si terranno lezioni ogni mezz’ora. Palazzo Sardi, infine, ospiterà gli interventi di esperti, tra i quali Eugenio Coccia, Rettore Gran Sasso Science Institute e Francesco Sabatini, Presidente onorario dell’Accademia della Crusca, nei Future Talk. “Questo evento dimostra quanto sia proficua la sinergia tra la pubblica amministrazione e le scuole. FuturaSulmona assorbirà tutti gli spazi del centro storico – spiega l’assessore Piero Fasciani – con molte attività formative ed anche con spettacoli serali. Nonostante sia una festa degli studenti, invito tutta la cittadinanza a partecipare anche per osservare le sorprese fatte con l’arredo urbano”. “Questo evento è una grande opportunità per Sulmona – commenta il Dirigente Scolastico del Polo Scientifico, Massimo Di Paolo – e ci porta a fare delle riflessioni sull’importanza dei dibattiti. Tra queste c’è sicuramente quella di tener conto dei Presidi quando vengono fatti tavoli di discussione inerenti alle problematiche scolastiche dagli amministratori comunali. I disagi sono tanti, dalle palestre alla viabilità, ed ogni opportunità per fare riflessioni di questo genere non può essere”. “Appuntamento a lunedì, 14 ottobre, alle 10.30 nel Teatro Maria Caniglia per la cerimonia di inaugurazione di FuturaSulmona – conclude la dirigente del Polo Umanistico – con già dalla nostra parte uno dei risultati più belli dell’evento, per la prima volta c’è una grande collaborazione tra gli studenti del polo umanistico e del polo scientifico per la buona riuscita della manifestazione”.
Lorenzo Marsicola
Lorenzo Marsicola