“IL SANGUE DI FRANCESCO”, SANTILLI: NELLA RICERCA SULLE RELIQUIE DEL SANTO DI ASSISI HO RISCOPERTO LA FEDE
“La mia ricerca è partita dal mio paese, Castelvecchio Subequo, che nel suo convento francescano custodisce una reliquia del sangue del santo di Assisi ma non avrei mai immaginato che tante reliquie di san Francesco fossero conservate in altrettante chiese sparse ovunque in Italia”. Così ieri pomeriggio, nella chiesa di San Francesco di Paola, l’antropologo Massimo Santilli, insieme a fra Nicola Galasso, ministro provinciale dei Frati Minori e parroco di San Francesco di Paola e Donato Silveri, dirigente dell’Agenzia di Promozione Culturale di Sulmona, ha presentato il suo volume “Il sangue di Francesco”. “Dalla basilica di San Pietro a Roma fino a Napoli, Ascoli, Bologna, Padova, sono conservate reliquie del sangue del Poverello d’Assisi – ha sottolineato Santilli – queste reliquie attestano che San Francesco vive in mezzo a noi, come Cristo anche lui ha vinto la morte”. Intanto il libro attrae grande interesse, per la passione che ha animato Santilli e per la ricca documentazione di cui è corredato, tanto da suscitare attenzione da quotidiani come Avvenire, Il Manifesto, l’Osservatore Romano e televisioni nazionali. “Per me è stato un cammino interessante e avvincente quello che mi ha portato sulle tracce delle reliquie di uno dei più grandi santi e devo dire che se non fosse stato per l’aiuto di Francesco non avrei potuto portare a compimento quest’opera” ha rimarcato Santilli. “E’ un’opera di grande fascino, Santilli ha confermato di essere studioso acuto e perspicace – ha commentato Rosa Giammarco, presidente della sezione sulmonese di Italia Nostra – l’attenzione suscitata da questa sua opera dimostra tutta la sua importanza”. Poi Giammarco ha svelato come la ricerca e lo studio su San Francesco abbiano portato Santilli ad una riscoperta della fede cristiana. “E’ vero – ha confermato Santilli – questa ricerca mi ha riavvicinato ai valori della fede cristiana e a vivere la fede non solo praticando i riti religiosi ma sforzandomi di essere umile testimone di questa fede, come tutti noi credenti siamo chiamati a fare”. “Questo è un altro dono di Francesco” ha concluso la presidente di Italia Nostra. Infine fra Nicola Galasso ha ricordato tutta l’importanza della testimonianza cristiana di San Francesco. “Ma non bisogna guardare a San Francesco come ad una figura stereotipa di santo – ha spiegato – il santo d’Assisi ha avuto una sua umanità, un suo grande travaglio interiore, ha capito che la sua strada, tra gli agi della vita sociale, non era la strada giusta e ascoltando la chiamata del Signore ha cambiato vita”. La presentazione del libro è stata aperta e conclusa dall’esibizione del Coro “Padre Mario” di Castelvecchio Subequo, diretto dal maestro Giuseppe Ferroni, che ha reso un omaggio canoro alla figura del Santo di Assisi, con due brani di ispirazione francescana.