ECOGRAFO IN MEMORIA DI SIMONE CONSEGNATO ALL’OSPEDALE DI SULMONA

Simone illumina la città e lo fa concretamente. E’ a lui infatti che si deve l’ecografo consegnato all’ospedale di Sulmona. Ieri pomeriggio, nel cortile di Palazzo San Francesco, si è tenuta la cerimonia di consegna dell’ecografo da parte dell’associazione MajaMè organizzatrice dell’evento Lamp On, che ha voluto condividere il raggiungimento di un importante obiettivo. Nel corso della manifestazione ‘Lamp On’, tenutasi lo scorso 18 aprile in ricordo del giovane sulmonese Simone Lotito, scomparso nel dicembre 2018, infatti, era stata aperta una raccolta fondi per donare all’ospedale cittadino un macchinario indispensabile in modo da aiutare coloro che ne avessero bisogno. Tanta l’affluenza, segno che il ricordo di Simone è entrato nel cuore dei sulmonesi. Presenti all’evento, oltre all’associazione organizzatrice anche il Sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, il Direttore Sanitario Tonio Di Biase, la Dott.sa Serina Puglielli dell’associazione Aseo ed il medico Vincenzo Pace, primario del reparto di Rianimazione. “Simone ha lasciato un vuoto incolmabile – ha sottolineato Sara Di Sciullo, presidente dell’associazione MajaMè – e così un nutrito gruppo di amici ha deciso di celebrare la sua passione più grande: le luci; ci è venuto in mente di illuminare i monumenti della città, proprio perché la luce è vita. Il lavoro è stato tanto, da parte soprattutto dei service che hanno creato spettacoli luminosi ma anche da parte dei volontari, gli amici di Simone che ci hanno aiutato in tutto e per tutto. La partecipazione della popolazione è stata tanta e la manifestazione molto apprezzata. Abbiamo dimostrato cosa possono fare le professionalità del nostro territorio”. L’idea della raccolta benefica è stata lanciata sin da subito da MajaMè, che originariamente voleva devolvere il ricavato in favore di associazioni che si occupano della ricerca contro l’osteosarcoma, poi parlando con la famiglia si è deciso di destinare i fondi all’acquisto di un macchinario per la comunità. “Grazie all’aiuto incommensurabile dell’Associazione Aseo – ha spiegato Giorgia Mazzotta di MajaMè – e ad altre tantissime donazioni abbiamo raggiunto quota 17.992 euro. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la famiglia di Simone, gli amici ed i volontari”. “Volevamo tramutare il ricordo di Simone in qualcosa di concreto – ha aggiunto  Pasquale Di Giannantonio dell’Associazione MajaMè – acquistando un apparecchio elettromedicale per l’ospedale di Sulmona. Abbiamo parlato con il dottor Pace per capire quali fossero le esigenze ed abbiamo deciso di occuparci dell’acquisizione di un ecografo”. Tanti sono stati i ricordi di Simone anche da parte di chi lo aveva conosciuto in ambito lavorativo come Livio Andreotti che non trattiene l’emozione nel ricordare i momenti passati insieme, “per raccontarvi chi era Simone abbiamo messo in campo ciò che più gli piaceva fare, creare uno spettacolo luminoso e posso dire a distanza di tempo, che abbiamo fatto qualcosa di molto grande”; il dottor Pace ricorda invece un ragazzo forte e solare, che nonostante tutto non si è mai lasciato venir meno. Al termine degli interventi c’è stata poi la consegna ufficiale da parte dall’associazione MajaMè alla cittadinanza dell’ecografo, sul quale è stata apposta una targa con su scritto “Dono di Simone e delle tantissime persone che di infinite, piccole gocce hanno fatto un mare”. “Ringrazio tutti i volontari e tutti i ragazzi che hanno reso questo possibile – ha concluso il padre di Simone, Franco -, senza il loro aiuto, le loro notti al freddo a vegliare le attrezzature non avremo raggiunto nessun traguardo. Questi ragazzi sono un esempio è tutto merito loro. C’è una cosa che reputo grave da dire: non ho ricevuto nessun aiuto dalle istituzioni ma solo risposte come ‘questo non ti spetta’ oppure ‘è in graduatoria’. Non è possibile una situazione del genere, se serve qualcosa in più bisogna darla subito e non aspettare la morte. Le luci erano la sua vita, quando si sedeva alla console diventava un’altra persona, voleva solo quello, l’unica cosa che lo faceva stare bene e ‘Lamp On’ lo ricorda nel modo migliore”. A conclusione dell’evento sono state consegnate delle targhe per tutti coloro che hanno reso possibile questo traguardo e che hanno collaborato non solo per ricordare Simone, ma anche per aiutare il prossimo.

Lorenzo Marsicola