DI SANTE E LA SUA CORSA PER LA VITA IN “CORRI: DALL’INFERNO AL CENTRAL PARK”
Lo sport come mezzo per uscire dal “male oscuro” e correre verso la vita. Questo è il senso del libro “Corri: dall’inferno a Central Park” presentato oggi pomeriggio, nei locali del Gran Caffè Letterario, dal giornalista romano Roberto Di Sante. Un incontro promosso dal Panathlon club di Sulmona, alla vigilia della gara podistica “Ovidio Running” che si svolgerà domani in città. “Ho patito una forte depressione – ha raccontato Di Sante – in quel momento che ero nel buio mi sono attaccato ad un sogno impossibile, correre nella maratona di New York”. Una scommessa con sè stesso che Di Sante è riuscito a vincere, uscendo pian piano dal buio della depressione per rincorrere e riafferrare la vita. Tutto è avvenuto per caso, dopo che Di Sante trascorreva alcuni momenti delle sue giornate in un parco di Frascati, guardando incuriosito i podisti. A poco a poco quella curiosità è diventata voglia di provare e così Di Sante si è appassionato al podismo. “D’altronde davanti alle difficoltà della vita ognuno deve saper reagire rendendosi protagonista della sua vita” ha continuato Di Sante. Uscito dal tunnel Di Sante ha deciso di mettere nero su bianco l’esperienza vissuta. “E’ quindi un libro autobiografico, un poco romanzato pure, per raccontare questa esperienza – ha precisato l’autore – un libro che si può dire adottato da migliaia di persone che lo hanno fatto proprio leggendolo”. Il libro è stato pubblicato infatti nel marzo del 2018 ma tanto è l’interesse suscitato che da oltre un anno Di Sante gira l’Italia per presentare questo suo volume. “Spesso come Panathlon ci occupiamo di quello che accade dietro le quinte dello sport – ha spiegato Luigi La Civita, presidente del Panathlon club – è importante che questi casi di disagio vengano a galla e portino ad aiutare chi è in difficoltà ed è per noi motivo di orgoglio dare ascolto e voce a chi ha vissuto un’esperienza difficile dalla quale è uscito grazie anche alla pratica sportiva”. All’incontro di oggi hanno preso parte anche la dirigente scolastica del Polo Umanistico Ovidio, Caterina Fantauzzi, perché il suo istituto è promotore della Ovidio Running di domani ed altri esponenti del mondo podistico sulmonese e peligno.