SUMMIT A PETTORANO, RADIOCOLLARE PER MONITORARE L’ORSA PEPPINA
Un collare per l’orsa Peppina, mentre la polizia provinciale continuerà nell’opera di abbattimento dei cinghiali. E’ questo l’esito del vertice convocato questa mattina nell’aula consiliare del Comune di Pettorano dal sindaco Pasquale Franciosa. A conclusione dell’incontro con polizia provinciale, carabinieri forestali, Prefettura, Regione e Riserva naturale del Genzana, è stato dato mandato al sindaco di emettere un provvedimento per lo smaltimento delle carcasse dei cinghiali in esubero, individuando di concerto con l’Asl un’area idonea per il loro seppellimento. I cittadini che ne faranno richiesta potranno avere i cinghiali abbattuti per uso alimentare. Invece l’orsa Peppina, che continua a seminare panico, con incursioni in pollai e coltivazioni, sarà munita di radiocollare, così da monitorare ogni suo movimento, a scopo precauzionale. “I cittadini intanto possono continuare ad avere su loro richiesta e gratuitamente reti elettrificate a tutela dei loro beni – ha ricordato il sindaco – anche la manutenzione di queste reti è totalmente gratuita, come l’installazione ad opera di personale della riserva del Genzana”. Nei prossimi giorni verrà distribuito in paese e nelle frazioni materiale informativo sul comportamento da tenere in caso di avvistamento dell’orso. I cittadini inoltre hanno sempre la possibilità di chiamare carabinieri forestali, al numero 1515 o polizia al numero 113 appena avvistano orsi. Invece il comitato dei residenti di Vallelarga, che non è stato invitato all’incontro, ha annunciato che porrà gratuitamente a disposizione dell’orso pollame così da saziarne l’appetito e prevenire incursioni ennesime. “Siamo in parte soddisfatti dell’esito di questo incontro, per quel che riguarda l’abbattimento dei cinghiali – ha commentato Domenico Ventresca del comitato dei residenti nella frazione di Vallelarga – mentre resta irrisolto il problema dell’orso che continua a fare incursioni notturne in pollai e campi”. La notte scorsa altri polli sono stati divorati in un piccolo allevamento nella zona della chiesa di Vallelarga. Mentre l’orso ha fatto razzia anche della frutta trovata in un terreno nella zona di S.Martino. “Le istituzioni continuano a non comprendere che siamo ormai esasperati da questa situazione e vanno trovate soluzioni, senza fermarsi soltanto a buone intenzioni e a rassicurazioni inutili” conclude Ventresca.