MOVIMENTO ITALICA: CENTRO STORICO CAOTICO, A BRANDELLI E SPORCO
Non lascia attenuanti di sorta l’analisi del movimento Italica a proposito delle condizioni del centro cittadino. “Non una idea chiara per garantire miglior sorte al centro storico di Sulmona conciato proprio per le feste! Caotico, sbrindellato, sporco con tubi che spuntano ovunque, topi a passeggio e pericolosi spuntoni di ferro che sbucano da terra all’ingresso dei vicoli. Corso Ovidio infarcito di transenne, tabelle e insegne che sono davvero un cazzotto all’occhio. Cartellonistica inutile, vecchia, sporca, arrugginita e decrepita e non va meglio per i vasi marrone per circoscrivere la novella area pedonale d’ingombro ai mezzi d’emergenza e sembra un circolo bocciofilo con i sampietrini in porfido seminati qua e là – sostiene Italica – erbacce sull’acquedotto e sui monumenti che restano per mesi in bella mostra, vasche dell’acqua putride. Peggio che andar di notte poi con la cartellonistica stradale che sovrabbonda e trasforma una città d’arte in una puzzle sciatto. Ancora tutto da decifrare poi il significato del tabellone su piazza Tresca, ad esempio, quello all’altezza della cabina per le foto tessere inutile resta un mistero ed è, per giunta, dannoso perché piantato sul marciapiedi; è da intralcio a pedoni, mamme con il passeggino o diversamente abili in transito o con la sedia a rotelle, installato poi dinanzi ad uno storico cortile mentre il monumento dei caduti (le cui lastre andrebbero rinnovate per certi nomi invisibili e altri di personaggi inesistenti, gradi inclusi) – resta a marcire nel bel mezzo del caos”. Quanto alla novità di quest’oggi, quella dei lampioni provvisori, sulla gradinata del complesso della santissima Annunziata, Italica spera di “rivedere presto quelli appena rimossi nell’augurio che non facciano la stessa fine della ringhiera in ferro battuto del monumento ai caduti di piazza Tresca o di alcune fioriere insabbiate chissà dove. Con la scusa dei lampioni improvvisi potevano ricordarsi di rimuovere i toppi secchi che fanno da corona agli stessi risalenti all’ultima edizione della rievocazione del torneo Giostra cavalleresca”. “Invece di distruggere il poco di buono che è rimasto l’amministrazione comunale dovrebbe cominciare a ragionare su quanto c’è da fare e senza improvvisare: si chiama pianificazione e si tratta d’interventi mirati e non a casaccio. Speriamo che almeno dalla Sovrintendenza qualcuno si desti prima che rimanga solo qualche cartolina dell’antico cento storico” conclude Italica.