SULLA PROTESTA A MARANE SCOPPIA LA POLEMICA, BIANCHI DI NUOVO ALL’ATTACCO

E’ polemica dopo la protesta dei residenti nella frazione Marane e ad alzare il tiro contro il sindaco Annamaria  Casini è di nuovo il consigliere comunale Elisabetta Bianchi definendo “sconclusionate ed inadeguate alle funzioni ed ai poteri di un sindaco le dichiarazioni di Annamaria Casini”. “Probabilmente troppo inebriata dai cartelloni estivi, la prima cittadina sembra atterrata oggi dal pianeta Marte e appare non consapevole delle sue prerogative. Liquida mollemente la questione limitandosi a dare la sua solidarietà ai cittadini auspicando su questo gravissimo fenomeno la convocazione da parte del presidente del Cogesa Margiotta del controllo analogo congiunto della società partecipata. Dimentica il sindaco Casini che ella, ai sensi dell’articolo 50 del Testo unico degli enti locali, esercita le funzioni quale autorità locale nelle materie previste da specifiche disposizioni di legge tra le quali si annoverano quelle di protezione civile, sanitarie e di igiene pubblica – accusa Bianchi – dimentica il sindaco Casini, dando incautamente per scontato senza averne preventivamente acquisito le prove, che le immissioni provengano dall’impianto dei rifiuti e che la convocazione del controllo analogo congiunto di Cogesa spa compete al suo presidente che è proprio lei Annamaria Casini nella sua qualità di sindaco di Sulmona e non a Margiotta, come da lei erroneamente indicato. Dimentica il sindaco Casini che i residenti si lamentano da mesi per le immissioni puteolente e nessun atto è stato mai adottato da lei nella qualità di sindaco, al fine di verificare e monitorare il fenomeno, di individuarne la causa e di risolvere la questione che merita di essere affrontata con serietà e determinazione di azione amministrativa a tutela dell’ambiente e dei cittadini che hanno diritto di vivere in un ambiente sano”. “L’approccio culturale e l’assetto istituzionale manifestato dal sindaco Annamaria Casini ci conferma nella già granitica convinzione di inadeguatezza della capacità di governo da cui abbiamo il dovere di liberare Sulmona al più presto possibile, non prima di aver chiesto al sindaco Casini conto della sua azione istituzionale su questa ennesima questione fuori controllo” conclude Bianchi.