SNAM, GLI AMBIENTALISTI A MARSILIO: SUBITO RICORSO A CONSIGLIO DI STATO
La Regione deliberi subito l’incarico ai suoi legali perchè in tempi rapidi sia presentato il ricorso al Consiglio di Stato contro la pronuncia del Tar Lazio sulla realizzazione della centrale Snam a Case Pente. A chiederlo, con una lettera al presidente Marco Marsilio, sono i comitati ambientalisti, pur prendendo atto con soddisfazione della recente approvazione in Regione della risoluzione “no Snam”. I Comitati chiedono, inoltre, che “il Governatore e la Giunta si attivino per mettere in campo ogni iniziativa, a livello politico-istituzionale, per conseguire gli altri obiettivi della risoluzione approvata: una nuova Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) per la centrale e per il metanodotto, essendo quella precedente di ben otto anni fa e la sottoposizione dell’intera opera a Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.), mai effettuata”. Inoltre si chiede che la “Regione in coerenza con la posizione assunta, esprima la propria contrarietà nel procedimento per la concessione dell’A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) per l’esercizio della centrale di compressione prevista a Sulmona e in relazione alla quale è stata convocata la prima riunione presso il Ministero dell’Ambiente a Roma, il 4 settembre prossimo”. Dai Comitati viene quindi rimarcato che “questa è una battaglia trasversale, che va oltre gli schieramenti politici, che ha sempre avuto come presupposto e scopo, l’esclusivo interesse della comunità e del territorio. Ne è la riprova il fatto che tutti gli atti della Regione (sette risoluzioni di Consiglio e sette delibere di Giunta) sono sempre stati adottati all’unanimità; come unanimi sono state le numerose deliberazioni del Comune di Sulmona, della Provincia dell’Aquila e degli altri Comuni lungo il tracciato del metanodotto”. Sempre all’unanimità, nell’ottobre del 2011, è stata adottata la risoluzione della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, mai attuata. “Contrapposto a quello del Parlamento e delle Istituzioni locali è sempre stato il comportamento dei vari Governi che si sono succeduti – concludono gli ambientalisti – essi, privilegiando gli interessi speculativi della Snam e delle altre multinazionali del gas rispetto ai diritti della collettività, hanno dimostrato e continuano a dimostrare di considerare un inutile pezzo di carta la nostra Costituzione e il suo principio fondamentale, ovvero che la sovranità appartiene al popolo che viene esercitata attraverso i propri rappresentanti democraticamente eletti nelle Istituzioni”