IL BORGO DI SAN PANFILO VINCE IL PALIO DEL VENTICINQUENNALE

La Giostra del venticinquennale porta la firma del Borgo San Panfilo, con il cavaliere Luca Innocenzii di Foligno.San Panfilo ha trionfato in finale contro il Sestiere di Porta Bonomini, mettendo a segno 3 botte, 9 punti in un tempo di 29”26, contro le 3 botte e 6 punti in un tempo di 33”75 dell’avversario, in campo con Diego Cipiccia, cavaliere ex sanpanfilino. Stessa finale di due anni fa e stesso risultato, “È meraviglioso,vedere il mio borgo di nuovo in festa”, ha commentato Innocenzi, parlando della gara. “eravamo convinti di fare un buon risultato, ma è stata dura, soprattutto in semifinale dove ho vinto solo per quattro centesimi. Dedico questa vittoria e questo palio al mio capitano, Paolo Alessandroni, a tutti i ragazzi del Borgo San Panfilo e alla mia famiglia”. Terzo posto posto per Massimo Gubbini del Borgo Pacentrano, che aveva chiuso in testa la prima giornata di gare di sabato. È sceso così il sipario sulla XXV Giostra sulmonese, disputatasi in notturna e conclusasi intorno a mezzanotte, dopo che l’intensa pioggia del pomeriggio ha costretto ad interrompere il corteo e a posticipare le gare. La pioggia ha lasciato poca tregua ai circa 600 figuranti che intorno alle 16:30 hanno iniziato il corteo dal piazzale della cattedrale di San Panfilo. All’altezza del palazzo dell’Annunziata ha fatto l’atteso ingresso  in corteo la Regina Giovanna d’Aragona, quest’anno interpretata da una bellissima Simona Ventura. Splendido il suo abito, di foggia rinascimentale, con dettagli ispirato ai tipici costumi abruzzesi. È stato ideato da Alessandro Pischedda e realizzato da “Les Gars couture” di Sulmona. A completare il costume della Ventura, la corona realizzata da Adelmino Romito e i gioielli, ciondolo a croce, orecchini e anello, firmati dai  maestri orafi di Scanno, Di Rienzo. Accanto a lei il presidente della Giostra, Maurizio Antonini. Dal palazzo dell’Annunziata si è unita al corteo anche la sindaca della città, Annamaria Casini, anche lei, per la prima volta in costume. La pioggia, diventata battente, ha costretto i figuranti ad interrompere la sfilata e a  ripararsi nella chiesa della Tomba. Ad assistere al corteo anche il presidente del Regione Marco Marsilio che, subito dopo ha dovuto lasciare la città per impegni istituzionali.  Cambiamento di programma anche per le gare.  La commissione di vigilanza sulla sicurezza del campo di gara di piazza Maggiore,  con il Mastrogiurato, Andreadomenico Giordano de Capite , valutando le condizioni della pista ha deciso di fissare l’avvio delle sfide alle 21.30.  “Cavalieri in campo per cinque minuti, senza lancia e senza andare sugli anelli”: le parole di apertura della Giostra sono state quelle di sempre. La voce quella di Angelo Merola, speaker storico della Giostra, prematuramente scomparso nel 2017. Un omaggio alla sua Giostra e al suo ricordo, sottolineato dagli applausi del pubblico presente in piazza.

“Mi sento talmente  bene nei panni della Regina che non vorrei mai smetterli”, ha detto Simona Ventura, che ha anche confessato di aver molto apprezzato gli arrosticini. “Ho letto delle cose sul suo contro e in alcune mi ritrovo moltissimo. È stata una donna forte e magnanima, un punto di riferimento. Sono orgogliosa di essere ospite in questa città in un momento in cui lei donne primeggiano in tanti campi e che per la prima volta ha un sindaco donna, perché la Regina Giovanna possiamo dire che sia stata un’antesignana questo senso”. A completamento  del lavoro degli speaker, il commento tecnico dal campo affidato a Mario Giacomoni della Federazione sport equestri. Dopo la tornata di sette gare eliminatorie, hanno avuto accesso in finale le contrade quattro migliori classificate, nell’ordine, Borgo San Panfilo primo classificato con  3 vittorie, 12 botte, 32 punti in un tempo di 117”89;  Sestiere di Porta Japasseri, secondo con 3 vittorie, 12 botte, 32 punti e un tempo di 120”16; Sestiere di Porta Bonomini, terzo con 3 vittorie, 12 botte, 32 punti e un tempo di 122”36; e Borgo Pacentrano, quarto con 3 vittorie, 9 botte, 24 punti e un tempo di 118”66. Nella prima semifinale si sono scontrati il Borgo San Panfilo e il Borgo Pacentrano; ad avere la meglio il Borgo San Panfilo con 3 botte, 8 punti e un tempo di 29”24, per soli 4 centesimi di vantaggio. Nella seconda semifinale avrebbero dovuto  affrontarsi il Sestiere di Porta Japasseri e il Sestiere di Porta Bonomini, ma il cavallo japasserino ha subito un infortunio per cui il Sestiere “ororossoverde” ha corso da solo. Nella finale tra San Panfilo e Bonomini ha poi trionfato per la terza vittoria per Luca Innocenzi. A premiare i vincitori il presidente onorario dell’associazione culturale Giostra Cavalleresca, Domenico Tgalieri, insieme al sindaco e alla “Regina” Ventura. Dopo due anni dall’ultima vittoria, per mano del capitano Paolo Alessandroni, iil Borgo San Panfilo ha alzato al cielo il palio dei venticinque anni di Giostra, realizzato dalla pittrice Cristina Balzarini.