LA MOVIDA DEL SABATO SERA E IL DASPO URBANO, PARLANO I GIOVANI SULMONESI
Movida del sabato sera e Daspo urbano: la parola ai giovani. Nel commentare il provvedimento proposto del consigliere comunale Luigi Santilli, i giovani sulmonesi si dividono. Alcuni, come Giovanni di 19 anni, sono d’accordo senza alcuna indecisione all’applicazione del Daspo urbano: “Penso che sia una buona decisione, servirà a rendere più tranquilla la città anche durante i fine settimana”. La maggior parte dei giovani sulmonesi, però, non condivide questo provvedimento. “lo reputo poco utile, poiché se ci fosse più educazione da parte di tutti noi – commenta Matteo, 21 anni – e più controllo degli organi predisposti, il Daspo urbano non sarebbe necessario” mentre Andrea, di 18 anni, commenta con un più secco “secondo me non serve a nulla”. C’è anche ci ritiene, come Lorenzo di 23 anni, che il divieto d’accesso e l’ordine di allontanamento dalla città siano esagerati “basterebbero le multe, anche più severe”. Il discorso si è poi spostato sulla finalità del Daspo Urbano, mettendo d’accordo tutti i giovani sulmonesi: “Questo provvedimento non è assolutamente risolutivo, tutt’al più tampona il problema dell’inciviltà e della violenza per un periodo più o meno breve – dice Francesco, 22 anni – senza però trovare una soluzione vera per sistemare le cose. Non so come sia la situazione della carenza di personale tra le forze dell’ordine, ma credo che sarebbe più utile un presidio di polizia o di carabinieri nel centro storico per evitare che ci siano problemi come quelle di tre sabato fa”. Stefano di 25 anni, prova a mettersi anche nei panni degli esercenti: “questa situazione forse limita concettualmente l’apertura di possibili attività nel centro storico. Sinceramente, se fossi io il proprietario di qualche esercizio commerciale, mi sentirei scoraggiato”. Qualche battuta finale sui fischi e gli applausi ironici all’arrivo della volante della polizia in occasione della maxirissa di qualche settimana fa: “Mi sembra che le forze dell’ordine siano arrivate in tempi abbastanza brevi, – racconta Simone, 23 anni – certamente questa reazione non è da attribuire alla scarsa presenza sul territorio ed al mancato controllo poiché passano spesso pattuglie lungo tutto corso Ovidio”. Altri giovani la pensano diversamente sul tempo d’intervento delle forze dell’ordine: “la mancata tempestività è stata certamente ciò che ha scatenato i fischi e gli applausi ironici. Partiamo dal presupposto che la ‘massa’ è ignorante – commenta Alessandro, 22 anni, – ma devo essere sincero, li condivido”. Maria di 17 anni dice senza mezzi termini “non mi sono sentita protetta”. Non mancano però giovani che difendono le forze dell’ordine come Davide di 20 anni “Applaudire in modo ironico l’arrivo della polizia è a dir poco fuori luogo e chi lo ha fatto è un maleducato. Non è stato un bel gesto, le forze dell’ordine stavano svolgendo il proprio lavoro e gesti del genere non sono assolutamente giustificabili”. Dalla polizia fanno sapere che non c’è stata assolutamente mancanza di tempestività, quella sera, la volante di pattuglia era impegnata in un altro intervento al momento della chiamata e, una volta terminato quello, si è diretta immediatamente in piazza SS. Annunziata. Con il personale ridotto vigilare su un’intera città non è assolutamente semplice. I giovani sulmonesi, almeno alcuni degli intervistati, appaiono stanchi dell’inciviltà e dei fine settimana violenti, sono desiderosi di trovare soluzioni per Sulmona e sperano in provvedimenti che portino più tranquillità e sicurezza in tutta la città.
Lorenzo Marsicola