FUOCHI PIROTECNICI APPICCANO INCENDIO NEL BOSCO, NEI GUAI DITTA MARSICANA
Finisce nei guai una ditta di fuochi d’artificio della Marsica per l’incendio sviluppatosi nel bosco che domina Pescina durante i festeggiamenti in onore di S.Antonio da Padova, il 30 giugno scorso. I militari della stazione Carabinieri Parco di Gioia dei Marsi, a conclusione delle indagini relative all’incendio. L’incendio, provocato dai fuochi pirotecnici aveva interessato circa 4 ettari di macchia mediterranea e querceto e lambito case ed annessi agricoli a poca distanza dall’abitato, provocando allarme e preoccupazione nella cittadina fucense nella domenica in cui si celebravano i festeggiamenti per S.Antonio di Padova. I fuochi pirotecnici avevano come base di lancio proprio la zona di innesco delle fiamme ed in coincidenza di tempi ed orari di sviluppo dell’incendio, per cui le indagini si sono fin da subito orientate in tale direzione. I militari intervenuti hanno applicato il protocollo di analisi della scena del crimine previsto per gli incendi boschivi ed il metodo delle evidenze fisiche (M.E.F.) per individuare il punto iniziale di propagazione del fuoco, ricostruendo la dinamica dell’accaduto. Si sono inoltre avvalsi della consulenza di un esperto pirotecnico, nominato ausiliario di Polizia Giudiziaria, che ha consentito di ricondurre l’innesco dell’incendio all’utilizzo di granate difettose, disponibili sul mercato a basso prezzo perché di scarsa qualità, che esplodono ad un’altezza insufficiente per garantirne la sicurezza. Anche la scelta di effettuare il lancio degli ordigni pirotecnici in un luogo così vicino ad aree boschive, nel pieno del giorno ed in concomitanza con le alte temperature estive e vento forte, ha contribuito a rafforzare l’ipotesi di responsabilità per imprudenza, superficialità ed omissione delle dovute cautele per l’esercizio di una attività potenzialmente pericolosa per la pubblica incolumità e l’ambiente.Tale condotta, che configura il reato di incendio boschivo colposo è punita dalle leggi vigenti con la reclusione da 1 a 5 anni.