AUTOSTRADE, MINISTERO TRASPORTI E SOCIETA’ DEI PARCHI VERSO UN’INTESA SUL PIANO FINANZIARIO
Passi in avanti per l’approvazione del piano economico finanziario tra il ministero per le Infrastrutture e Trasporti e la concessionaria delle autostrade abruzzesi e laziali A24 e A25, Strada dei Parchi. Il prossimo 3 luglio nella riunione preparatoria della seduta ufficiale del Cipe fissata per l’11 luglio prossimo, è stato inserito all’ordine del giorno lo strumento, non rinnovato dal 2016, attraverso il quale passa la messa in sicurezza antisismica delle due autostrade e il controllo delle tariffe autostradali. Nei giorni scorsi nell’accordo per il rinnovo del congelamento delle tariffe che ha scongiurato il maxi aumento dei pedaggi di circa il 20 per cento, è stato inserito proprio il via libera entro fine agosto al Piano economico finanziario. Il nuovo termine per far scattare l’aumento è fissato a fine agosto. Si dice fiducioso di una positiva conclusione della complessa vicenda il presidente, Marco Marsilio.“Mi auguro che ci siano buone notizie, già il fatto che la questione del Piano economico finanziario legato alle autostrade A24 e A25 venga inserito all’ordine del giorno dei lavori del Cipe, significa che qualche passo in avanti sia stato fatto – ha detto il presidente Marsilio – L’augurio di tutti è che tra Mit e Concessionaria Strada dei Parchi ci sia una condivisione che permetta di procedere e costruire un quadro tecnico che dia chiarezza e certezze dei tempi”. L’approdo nella cosiddetta “pre Cipe” e al Cipe del Pef arriva dopo alcune riunioni del tavolo tecnico istituito dal Mit a cui hanno partecipato nei giorni scorsi il Tesoro e Strada dei Parchi, ritenute proficue, nel corso delle quali le parti si sono avvicinate individuando una possibile intesa in particolare sull’accordo per la sterilizzazione dei pedaggi e per la messa in sicurezza antisismica. In tal senso, potrebbe essere varato il maxi progetto che prevede un intervento nell’attuale tracciato per un investimento complessivo di circa 3,1 miliardi di euro, di cui 2 di fondi pubblici e la restante parte assicurati dalla concessionaria. Tutto ciò in attuazione della norma contenuta nella legge di stabilità 2102 in cui, a seguito del sisma dell’Aquila del 2009, le due autostrade sono state considerate strategiche in caso di calamità naturale.