AMBIENTALISTI: LA SNAM RIFIUTA CONFRONTO PUBBLICO, PREFERENDO INCONTRI SEGRETI
E’ dura la protesta dei comitati ambientalisti per l’incontro “segreto” della Snam con alcuni imprenditori e amministratori regionali, organizzato dalla DMC Terre d’Amore. “E’ la conferma del metodo da sempre seguito dalla multinazionale del gas: rifiutare il confronto pubblico con i cittadini, preferendo la “sensibilizzazione” di ambienti che si considerano amici” sostengono gli ambientalisti. “È singolare che l’incontro sia avvenuto in coincidenza con la due giorni organizzata a palazzo San Francesco dal Comune di Sulmona e dai Comitati proprio per discutere del progetto Snam insieme a pubblici amministratori ed esperti. È stata una occasione persa, da parte di Snam: la società avrebbe avuto a disposizione il microfono e il pubblico per spiegare le sue ragioni. La Snam, invece, con il suo comportamento ha dimostrato di non avere nessuna considerazione né per le istituzioni né per cittadini tutti” accusano i comitati. “Paradossale” appare ai comitati il fatto che “ad organizzare l’incontro con la Snam sia stata la Dmc Terre d’Amore, un organismo privato che utilizza denaro pubblico e che ha come finalità la promozione del turismo nel nostro territorio, vale a dire proprio il comparto che, insieme a quello agricolo, verrebbe colpito più pesantemente dalla costruzione della centrale e del metanodotto”. “Ma ciò in fondo non desta meraviglia, visto che a capo della Dmc troviamo lo stesso imprenditore, già presidente della Confindustria provinciale, che pretendeva di promuovere la Green Economy con la sponsorizzazione di un’industria petrolifera – continuano i comitati -lo stesso personaggio, alcuni giorni fa, in un’intervista dichiarava che: ” dobbiamo attrarre molti più turisti. Altri territori farebbero carte false per avere tutto questo ben di Dio che abbiamo noi”. Tra questo “ben di Dio” rientra anche la centrale Snam? Quali turisti verrebbero attratti da una Valle dove c’è un impianto che deturpa e che inquina? Come pensa di conciliare le produzioni agricole, anche le sue, con gli inquinanti emessi dalla centrale, produzioni che di bio avranno al massimo i bio-ossidi di azoto?”. Infine i comitati plaudono alle dichiarazioni dell’assessore comunale all’Ambiente, Manuela Cozzi, che ha denunciato “l’inciucio tra la Snam e questi presunti paladini del bene della nostra comunità” e che ha chiesto al consigliere regionale Antonietta La Porta e al vice presidente della Regione, Emanuele Imprudente, “che cosa ci facevano all’incontro con la Snam e perché hanno disertato l’incontro istituzionale promosso, sullo stesso tema, dal sindaco di Sulmona Annamaria Casini”. “Quanto alla Snam, che continua a ritenere come “imminente” la costruzione della sua centrale, ci permettiamo di osservare che la partita è ancora aperta, non solo sul piano legale, ma soprattutto su quello del confronto con i cittadini, sempre più determinati ad impedire, con tutti i mezzi democratici a disposizione, l’inutile, devastante e pericolosa opera che la Snam, per le sue finalità di profitto, pretende di imporre al nostro territorio” concludono i comitati.