SPINOSA PINGUE DMC: SPAZIO OVIDIO, IL REGALO DEGLI IMPRENDITORI AL TURISMO

La DMC Terre d’Amore del territorio peligno è stata una delle poche DMC a ricevere i complimenti della Regione per i risultati raggiunti e la ricca programmazione portata avanti in questi anni a favore del turismo e della valorizzazione del territorio. Segno di aver centrato l’obiettivo  che la Regione aveva affidato alle DMC dopo la soppressione dell’ azienda di soggiorno e turismo regionale. Risultati che erano in pochi a prevedere. Chiediamo al presidente Fabio Spinosa Pingue qual è stata la ricetta vincente. 

R. Per dimensioni, estrema fragilità dei soci, scarsa propensione a stare insieme, difficoltà della normativa per  la rendicontazione non potevamo farcela. Invece con il nostro modello organizzativo improntato alle sinergie con i soci, ai bassissimi costi di gestione, all’aver saputo interpretare la forte dose di generosità e soprattutto aver puntato tutto sulla qualità dei progetti ce l’abbiamo fatta. Dagli ultimi 5 lustri è un autentico capolavoro ( che altri in regione ci invidiano ) di dialogo e progettazione tra il mondo delle Imprese e le Istituzioni che permetterà, partendo dal grande fermento culturale che c’è in Valle Peligna, di creare un vero distretto economico: quello culturale e turistico.

D. Quando ha avuto inizio?

R.Il tutto è iniziato addirittura nel 2012 con la CCIAA dell’Aquila ( ndr Spinosa Pingue era membro di Giunta ) che per ben 5 anni consecutivi ha finanziando il progetto Ars, Eros, Cibus Terre d’Amore Sulmona. Poi ha finanziato con € 250.000 il costruendo Museo di Ovidio all’ex Convento di Santa Caterina. Il mondo dell’Impresa che diventa Mecenate. Questo è bellissimo. Ma se avviene da queste parti è qualcosa di straordinariamente virtuoso e illuminante.

D. Giovedì con l’assemblea si chiude il triennio 

R. Si chiude un ciclo di start up iniziato nel 2013. Promossi non senza problemi. Ora si apre la nuova fase e bisogna continuare a nuotare insieme. Non è facile. Ma non c’è altra strada. Il turismo non è come altri settori dove puoi non pianificare insieme ad altri operatori. Per attrarre turisti devi progettare, eventi di qualità, insieme a tutta la filiera degli operatori e vendere molto prima dell’evento.

D.Quali sono i progetti che vi hanno dato maggior soddisfazione in questi tre anni

R.Tra i tanti certamente meritano una menzione speciale il Concerto di Capodanno al Teatro Caniglia con spettatori arrivati anche dall’estero; Piano Piano per  Sulmona e  Muntagninjazz, Ovidii Taberna con oltre 200 libri delle opere di Ovidio del 1500, le 4 web cam live ancora attive nel centro storico di Sulmona, aver individuato l’amico Gabriele Cirilli come ambasciatore del bimillenario di Ovidio che ha garantito una visibilità nazionale, oltre ad aver fatto da “ottimizzatore “ a tanti eventi per supportarli ad assurgere ad “evento turistico”.

D.E poi ci sono i cammini..

R. La nostra destinazione conta addirittura ben tre cammini tutti intrisi di storia: la Via Valeria che dalla Capitale Corfinio raggiunge la Marsica come primo step per poi raggiungere Roma Capitale, Il Freedom Trail il cammino della libertà che da Sulmona raggiunge Casoli e il Viaggio nella storia d’Abruzzo che parte da Corfinio raggiunge l’Aquila, le terre della  baronia ed arriva a Sulmona per circa 280 km, l’unico cammino abruzzese pubblicato nell’atlante dei cammini nazionale. E poi ci sono “Le Uccole” di Raiano, un’opera di grande ingegneria idraulica romana che pochi conoscono.

D.Il progetto sul Bimillenario di Ovidio alla fine lascerà più luci che ombre a questa comunità.

R.Certo con la tempistica non rispettata dei finanziamenti che sono arrivati in ritardo abbiamo perso un’occasione per promuoverci con eventi di richiamo internazionale per il 2017. Ma noi dobbiamo vedere il bicchiere che tracima non solo mezzo pieno.

D.Poi la legge sul Bimillenario?

R.La portentosa operazione di lobby messa in campo per i fondi del Bimillenario. E’ ovvio che le vittorie sono di tutti e le sconfitte solo di 1. Ma qui abbiamo lavorato in tanti, sarebbe troppo lungo l’elenco delle persone da ringraziare. E in grande sintonia. Soprattutto riservatamente. Purtroppo questo sugli organi d’informazione non è uscito. Tutto è iniziato quando nel 2016 in un incontro che le Associazioni di Categoria avemmo con L’On.Le Paola Pelino, le proponemmo un disegno di legge sul Bimillenario e l’amica Anna Berghella lo abbozzo in una mattinata di una domenica. Poi la Senatrice Pezzopane ne fece un’altro. Il resto è storia. Fino al recupero dei fondi con l’intelligenza della Senatrice Di Girolamo che da una prima diffidenza iniziale ha lavorato per il risultato.

Le racconto un altro aneddoto: anche lo stesso Consorzio DMC Terre d’Amore nato nel 2013 è figlio del Bimillenario di Ovidio senza il quale non sarebbe nato. In quegli anni questi “sgarrupati imprenditori peligni” si muovevano già sulla rotta del settore turistico/culturale.

D.Un rammarico?

R.Non essere riusciti a portare a casa il francobollo del Bimillenario eppure l’allora Ministro Calenda è stato entusiasta. Purtroppo lui è andato via e la burocrazia anche questa volta è stata più forte della politica. 

D. In che cosa può e deve migliorare la DMC Terre d’Amore?

R.Dobbiamo attrarre molti molti più turisti. Altri territori farebbero carte false per avere tutto questo ben di Dio che abbiamo noi, a partire dalla straordinaria posizione geografica. Ma dobbiamo passare da una logica di solo volontariato e solitaria ad una nuova strategia dove questo grande fermento culturale e sportivo venga messo a sistema e contaminato da professionalità e imprenditorialità. In una parola creare un settore economico. Le DMC del resto sono nate per questo.. 

tabella Dmc