MEET UP AMICI BEPPE GRILLO: IN APPALTI NON SEMPRE LAVORATORI TUTELATI, CI SONO FIGLI E FIGLIASTRI

Se da una parte il Meet Up Amici di Beppe Grillo tira un sospiro di sollievo per la soluzione positiva della gara per la refezione scolastica ed il riassorbimento nel cartello Coselp-Ep dei trentadue lavoratori interessati, dall’altra ricorda che altrettanto, a tutela dei lavoratori, non avvenne, in occasione della gara per l’affidamento dei servizi culturali. “In occasione infatti del bando della “garetta” per la riassegnazione dei servizi culturali non fu posta la minima attenzione alle garanzie per i lavoratori che fra il marzo e l’aprile 2018 avrebbero dovuto transitare dalla società cooperativa che perse il servizio a quella che lo vinse. Stiamo parlando della questione, poi finita al vaglio del giudice del lavoro e che si risolverà l’11 settembre 2019, della cosiddetta “garetta” (sempre in attesa della predisposizione di un bando europeo) vinta dalla coop. Servizi turistici e persa dalla coop Zoe, in cui la prima non riassorbì tutti i lavoratori occupati nei servizi culturali per il Comune” ricorda il Meet Up. “Come fu, come non fu, fu consentito alla Servizi Turistici di condurre, arbitrariamente e senza fornirne validi criteri, una cernita: questi sì, questi no. E così per due dei quattro fu il licenziamento. La cosa gravissima fu che il comune stette a guardare, anche se nel capitolato di appalto permanevano immutate le condizioni del contratto fra le parti. Una inazione che costò a due persone la perdita del lavoro” precisa il Meet Up. “Forse consapevoli di quella “toppata”, il problema del riassorbimento della totalità dei lavoratori al servizio mensa oggi non si pone e tutto fila liscio e naturale, come sempre dovrebbe essere, a favore del rispetto delle sacrosante clausole di salvaguardia. In questo caso, almeno, la cooperativa napoletana ha rispettato il “punto d’onore” della clausola sociale – concludono i pentastellati -Gare e garette, figli e figliastri per un comune disattento o, peggio, che chiude un occhio laddove crede di poterlo fare, per motivi che saranno indagati. In punto di diritto è osservabile in concreto un’incoerenza negli atti amministrativi in una stessa amministrazione, pur laddove ad essere garante di coerenza e legittimità vi è la figura del segretario generale”.