MARSILIO (FDI) SU CARCERE, TRIBUNALE E PUNTO NASCITA: SERVE UN’ALTRA REGIONE PER SALVARE IL CENTRO ABRUZZO (video)

“Serve un’altra Regione per ridare speranza al territorio del Centro Abruzzo”. E’ il messaggio lanciato oggi pomeriggio dal senatore Mauro Marsilio (Fratelli d’Italia), tra i probabili candidati del centrodestra alla presidenza della Regione, che alle 16 ha visitato il penitenziario sulmonese, per poi incontrare a palazzo di Giustizia, il presidente del Tribunale, Giorgio Di Benedetto e l’avvocato Alessandra Vella, in rappresentanza del Consiglio dell’Ordine forense. “Per quel che riguarda il carcere c’è un problema generale di carenze di personale, come ho già rilevato in un’interrogazione al ministro di giustizia, Alfonso Bonafede, ricevendo però una risposta solo parziale – ha affermato il senatore – a Rebibbia, come a Teramo e Sulmona, per fare alcuni esempi, ci sono troppi detenuti e personale carente. A Sulmona i detenuti sono oltre trecento, mentre il personale è sottodimensionato, di circa il 10% rispetto al numero di agenti penitenziari che dovrebbe avere. Anche perché il penitenziario sulmonese ha particolari necessità, essendo un supercarcere, dove sono richieste traduzioni continue. Sono per lo più ergastolani di clan della criminalità organizzata e ogni volta che devono essere tradotti hanno bisogno di scorte potenziate. In cella devono essere vigilati da più agenti. Considerato il rapporto tra numero di detenuti e numero di agenti, questi ultimi sono soggetti a turni assai pesanti”. Il senatore, ringraziando tutto il personale carcerario, per i delicati compiti che ogni giorno svolge, ha sottolineato che bisogna uscire dall’ottica “buonista e solidarista della sinistra che va nelle carceri per vedere se i detenuti sono maltrattati”. “Io ho trovato tutti detenuti che hanno detto di essere trattati bene e con rispetto dei loro diritti” ha precisato Marsilio, ricordando che nel carcere sulmonese esistono laboratori ed anzi il direttore Sergio Romice ha chiesto che imprenditori possano interessarsi al lavoro dei detenuti, come mezzo per il loro recupero sociale. “Il problema del carcere è strettamente collegato a quello del tribunale – ha osservato il parlamentare Fdi – perché la presenza di detenuti provenienti in gran parte da cosche della criminalità meridionale porta su Sulmona loro familiari, che qui s’insediano”. Il senatore ha premesso di non voler fare allarmismo ma la soppressione del tribunale, come pure quella del punto nascita, indeboliscono territorio, privandolo di un contesto sociale e civile coeso e robusto. “Per questo occorre tornare indietro dalla soppressione sia del tribunale che del punto nascita, considerando anche che parliamo di una zona orograficamente complessa – ha ripreso Marsilio – bisogna essere ciechi per non rendersi conto dei disagi che si vanno a produrre”. “Sul tribunale c’è un impegno del governo che noi stimoleremo a mantenere – ha concluso il parlamentare – sul punto nascita bisogna intensificare il rapporto con il ministero della salute e per questo serve una Regione più consapevole della sua realtà specifica”.