19ENNE PATTEGGIA 4 MESI PER DIFENDERE IL SUO AMORE IMPOSSIBILE

Una storia d’amore d’altri tempi quella di un giovane pakistano di 19 anni e una ragazza minorenne  ospite di una casa di accoglienza di Sulmona. Una storia d’amore impossibile difesa a denti stretti contro i poliziotti che volevano rispedirlo a casa e che gli è costata prima l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale e poi 4 mesi patteggiati nel successivo processo per direttissima. Protagonista  un 19enne pakistano residente a Brescia. In particolare, negli ultimi mesi, il personale della Squadra Volante è intervenuto spesso presso una casa famiglia di Sulmona poiché il giovane, legato sentimentalmente a una minorenne loro ospite, tentava di farla fuggire dalla struttura minacciando sia la ragazza che il personale che vi presta servizio. In più occasioni i due ragazzi sono riusciti anche ad allontanarsi, ma sono stati subito rintracciati e la ragazza, ogni volta, veniva nuovamente riaffidata ai responsabili della casa famiglia. Per tali episodi il giovane è stato deferito all’A.G. per il reato di sottrazione consensuale di minorenne. La sera del 1° novembre  sul 113 è pervenuta una richiesta di intervento da parte dei responsabili della struttura, che segnalavano nuovamente la presenza del giovane, intenzionato a far fuggire la minore. Il personale della Volante giunto sul posto non trovandolo, ha effettuato diversi giri di controllo nelle vie limitrofe, finquando ha notato il ragazzo, che si aggirava a piedi nelle vicinanze della casa famiglia. Bloccato dagli agenti, ha iniziato ad inveire contro i poliziotti, aggredendoli fisicamente con calci e spintoni. Immediate sono scattate le manette. Nella mattinata di ieri, il Presidente del Tribunale di Sulmona ha convalidato l’arresto, condannando il diciannovenne alla pena patteggiata di mesi 4 di reclusione, disponendo altresì nei suoi confronti la misura del divieto di soggiorno nel Comune di Sulmona. Al termine delle formalità di rito, il suddetto è stato accompagnato presso la stazione ferroviaria di Sulmona e quindi allontanato in ottemperanza della misura applicatagli.