ROCCARASO, STAGIONE ESTIVA SOTTO TONO. DI GIOIA: ORA UNA NUOVA POLITICA PER IL TURISMO

Il consigliere comunale, al Comune di Roccaraso, Antonio Di Gioia non ha dubbi: “Terminata la mini stagione turistica in attesa dei dati ufficiali sulle presenze, non è difficile tracciare un bilancio negativo per un’estate sottotono”. Secondo Di Gioia “questa stagione-lampo per Roccaraso è stata limitata a poche presenze in una decina di giorni a cavallo di ferragosto”. La soluzione proposta dal consigliere comunale è quella di pensare e realizzare un progetto turistico da concertare con Pescasseroli, che insieme a Roccaraso, rappresenta l’altra stazione turistica più importante dell’Alto Sangro. “Questa situazione comincia ad essere pesante da sostenere per il comparto commerciale e alberghiero del paese, non si può resistere da Pasqua all’Immacolata lavorando solo pochi giorni. Probabilmente gli amministratori si nasconderanno dietro alibi come il maltempo, ma esistono ragioni più profonde a determinare questo trend al ribasso che inesorabilmente si consolida di anno in anno – continua il consigliere comunale – urgono idee, anche scopiazzando gli altri, ma non è più possibile impegnare risorse importanti per offrire il solito triste spettacolino serale per pochi intimi in piazza. Sperperare ben 127mila euro nel solito programmino estivo che non si è nemmeno capaci di farlo uscire con qualche mese di anticipo è qualcosa di vecchio, non attrattivo e spesso anche controproducente”. Per Di Gioia “il Comune dovrebbe mettere in campo una politica turistica, programmare e porsi degli obiettivi, l’assessorato al turismo dovrebbe produrre un minimo di progettualità e non limitarsi a scegliere lo spettacolo serale da proporre e il suo braccio armato, la Società ACD, non può limitarsi a fare lo “stipendificio” ma va sfruttata per creare servizi e giovani imprenditori, non giovani operai! No, non ci siamo, i pattinatori che per decenni hanno vivacizzato il mese di luglio li abbiamo persi, l’analisi costi-benefici a proposito del ritiro della Primavera del Napoli sono disastrosi e in che stato è ridotto il Palapiscine? È chiuso da diversi anni, basterebbe fare un progetto, casomai dividerlo in lotti e cercare soggetti disposti ad investire in cambio di scorporo sull’affitto dei locali, perché non si mette in campo una strategia per riqualificare uno scempio del genere? Ovviamente con un bando ad evidenza pubblica”.