ARTEMECUM: I MITI OVIDIANI NELLE VETRINE DISMESSE DI CORSO OVIDIO

La metamorfosi nell’arte e i miti ovidiani nelle vetrine di locali dismessi di corso Ovidio. Si può sintetizzare così “Artemecum. Myths on the street”, il progetto artistico presentato ieri nella Casa delle culture da Luisa Taglieri, presidente dell’associazione “Metamoprhosis”, insieme ai ragazzi dell’associazione “Meraki”, guidata da Rocco D’Andreamatteo, che hanno ideato e realizzeranno l’iniziativa lungo tutta l’estate (30 giugno-30 settembre). Ad illustrarlo, a nome degli artisti e degli organizzatori, è stata Melissa Bozzolini. “L’idea dalla quale siamo stati mossi”, ha spiegato, “è stata quella kennediana, per la quale ci siamo chiesti che cosa potessimo fare noi per il nostro paese. È nato così questo progetto che coinvolge 15 giovani artisti del territorio. L’iniziativa è stata finanziata dai cittadini, dai commercianti e da quanti hanno risposto al nostro appello dell’aperitivo solidale del 26 maggio”. In una sola parola “Arte-mecum”, l’arte come Vademecum. Si tratta di un percorso artistico, ideale e concreto al tempo stesso: sono state individuate 15 vetrine di locali chiusi, a partire dalla zona di porta Napoli (civico 22), fino ai pressi della villa comunale(civico 249). “Abbiamo contattato i proprietari di questi locali, li abbiamo puliti e sistemati”, ha aggiunto Melissa Bozzolini, “e da domani ospiteranno le opere di giovani artisti, ciascuna dedicata ad un mito ovidianio. Ci saranno quasi installazioni e una poesia. L’idea è quella di dare concretezza l’arte libera e gratuita a cielo aperto, magari anche per favorire riapertura locali chiusi”. Il comune ha sostenuto il progetto, mettendo a disposizione dei faretti per illuminare le vetrine: l’unico neo è che si tratta si sistemi a batteria con un’autonomia di sole tre ore, per cui gli organizzatori sperano di trovare un po’ di collaborazione per la ricarica che consenta di illuminare le vetrine per tutta la notte (i furetti per ora resteranno accesi dalle 22 all’1). L’inaugurazione della mostra ci sarà domani alle 18:30 in piazza Celestino V. “Questo progetto”, ha spiegato Luisa Taglieri, madrina e sostenitrice del progetto, “è passo che segniamo per la città e per il suo centro storico. Qualche tempo fa l’associazione Meraki mi ha presentato questa idea che ha dato corpo ad un pensiero che nella mia mente c’è sempre stato. Si tratta di un primo passo che deve portar al totale recupero del centro cittadino, in nome natura, cultura, tipicità locali.” Il sostegno del comune al progetto è stato confermato anche in conferenza stampa con la presenza dell’assessore al centro storico, Annarita Di Loreto, e dell’assessore alla cultura, Alessandro Bencivenga, e dalla presidente della commissione cultura, Roberta Salvati.“Ribadisco la massima attenzione dell’amministrazione non solo per il progetto, ma anche per i giovani soggetti coinvolti”, ha detto Di Loreto, “L’esperienza e la professionalità di Taglieri e della sua associazione, insieme all’entusiasmo dei giovani,ne garantiranno l’ottima riuscita”. “Non potevamo che accogliere con favore questo iniziativa che ha anche valore sociale, quello di consentire il recupero di alcune aree “abbandonate” di corso Ovidio”, ha aggiunto Bencivenga. “Ci auguriamo che tale iniziativa possa, in futuro, riguardare anche altri personaggi del territorio”. Gli organizzatori hanno tenuto a ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto l’iniziativa, tra questi il Polo Umanistico, e in particolare le associazioni Ubuntu e Cas che stanno lavorando anche a far conoscere agli immigrati presenti a Sulmona i miti ovidiani, attraverso traduzioni in inglese e francese.  Annalisa Civitareale