AL MUGELLO IN COPPA ITALIA MICOCHERO DEVE CONTENTARSI DEL 10°POSTO
Domenica scorsa, sul circuito internazionale del Mugello, subito dopo la spettacolare tappa del Gran Premio d’Italia del motomondiale, si è disputata la terza prova della Coppa Italia, Trofeo Bridgestone Cup 1000. Ben quarantuno i piloti schierati al via, tra cui il sulmonese Christian Micochero, in sella alla sua Yamaha R1 preparata dalla Nikkamoto di Sulmona. Il centauro sulmonese, quest’anno, si è trovato a disputare un campionato, nella classe regina, il cui tasso tecnico si è innalzato notevolmente a causa della presenza di molti piloti pluridecorati, dalla grandissima esperienza, e con possibilità economiche non paragonabili a quelle della piccola squadra ovidiana. Su tutti spicca il nome del catanese Nuccio Zerbo: oltre 600 vittorie collezionate in 27 anni di carriera, più di 60 titoli e oltre 1200 podi. Il pilota più vincente di sempre, considerato il re dei Trofei Monomarca, con all’attivo anche 2 titoli europei. Dopo la bellissima gara disputata sul tracciato di Misano Adriatico, in cui il portacolori del Motoclub Abruzzo di Sulmona aveva impressionato lottando ad armi pari con questi fuoriclasse, e tenendo la loro scia fino al traguardo, ci si aspettava un altro miracolo anche qui, ma purtroppo non è andata come si sperava. Prove libere funestate da una serie di problemi elettronici che gli hanno impedito di girare, prove ufficiali con un buon setting trovato in extremis all’ultimo minuto ma con l’impossibilità di testarlo in un “long run” e, per finire poi, problemi di “saltellamento” venuti fuori alla lunga distanza, durante la gara. Christian si è battuto come un leone, dando spettacolo con sorpassi e duelli emozionanti, ma è stato rallentato man mano con il passare dei giri, fino a doversi accontentare di un 10° posto finale. Comunque un buon risultato e punti importanti per il Campionato, ma il Mugello continua a sembrare come stregato per il centauro sulmonese. Per un verso o per un altro, non riesce mai ad esprimersi al 100% con il suo reale potenziale. Ci saranno altre 2 occasioni per rifarsi sul tracciato toscano, e non bisogna arrendersi.