CANSANO, GLI EMIGRATI IN CANADA DONANO UN DEFIBRILLATORE AL PAESE
Un defibrillatore per salvare persone colte da infarto o in emergenza cardiopatica: è il dono che gli emigranti del gruppo di Toronto, appartenenti all’associazione Valle Peligna guidata dal presidente Aldo Di Cristofaro, hanno voluto fare a Cansano, loro paese di origine. La consegna del defibrillatore è avvenuta in una cerimonia che si è svolta questa mattina al Comune, presieduta dal sindaco Mario Ciampaglione e alla quale ha partecipato una nutrita rappresentanza degli emigrati presenti in questi giorni in paese per trascorrere il periodo delle ferie estive. “Nel senso di un profondo amore al paese d’origine va il nobile gesto compiuto dagli emigrati che hanno voluto donare alla comunità di Cansano un defibrillatore che potrà significare la salvezza di una vita umana in ogni momento – ha sottolineato il sindaco – vi ringrazio per quello che avete fatto amici di Toronto, per il vostro nobile gesto e mi corre l’obbligo di un ringraziamento sincero all’amico Aldo Di Cristofaro che ha sostenuto questo progetto e ha dato il suo contributo anche come associazione e avendolo sentito per telefono mi ha raccomandato di portare il suo saluto all’intera comunità di Cansano”. Nel suo discorso il sindaco Ciampaglione ha esaltato il valore del legame tra gli emigrati ed il loro paese d’origine, che molti hanno lasciato ancora giovanissimi e ha ricordato che gli emigrati rivestono un ruolo essenziale per il paese, perché sono loro i custodi delle tradizioni locali e del patrimonio rappresentato anche dal dialetto, che loro continuano a tramandare alle giovani generazioni. “Giornate come questa servono a risvegliare la memoria del nostro passato – ha concluso il sindaco – ma anche a sentirci più uniti”. Nel corso della cerimonia il sindaco ha voluto ringraziare gli emigranti presenti consegnando una pergamena con tre poesie di Crescenzo Guadagnoli, poeta cansanese. Nei suoi versi in dialetto il poeta ha esaltato la bellezza del paese, unico per le sue caratteristiche e soprattutto per gli affetti che ogni cansanese nutre per esso. Le poesie sono state declamate da Anna Di Giannantonio, come segno di legame tra gli emigranti e la loro terra d’origine.