AGRICOLTORI IN ASSEMBLEA PER CHIEDERE STATO DI CALAMITA’ NATURALE
Un incontro per chiedere lo stato di calamità naturale provocato dai gravissimi danni alle colture dopo l’ultima ondata di maltempo si terrà venerdì 3 giugno alle 17 nella sala del Centro pastorale diocesano, in Viale Roosevelt. A convocare l’incontro sono stati gli agricoltori della Valle Peligna, della Valle Tirino e del comune di Navelli. Invitati tutti i sindaci del territorio e le associazioni di categoria, i rappresentanti della Giunta regionale. Scopo dell’incontro sarà quello di valutare gli interventi adatti ad un censimento dei danni all’agricoltura provocati dalla gelata del 25 e 26 aprile scorsi e per adottare ogni azione utile a favorire la ripresa delle attività delle aziende agricole danneggiate. “E’ evidente la circostanza che rilevanti e concreti risultano essere i danni che noi agricoltori abbiamo subito a causa della gelata che ha interessato il nostro territorio e sebbene, sconfortati per le gravi ripercussioni economiche e tecniche, non è venuta meno la voglia, la forza e l’orgoglio di tutelare, mantenere e conservare il tessuto agricolo che da sempre ha contraddistinto il nostro territorio peligno, e tornare, nel breve termine, ad essere competitivi sul mercato con la produttività che ha sempre caratterizzato l’Abruzzo dell’entroterra aquilano” hanno spiegato i promotori dell’assemblea. Appare pesante lo squilibrio tra investimenti ed aspettative; rilevante ed irreparabile anche la criticità generatasi sotto l’aspetto della produttività, economicità e concorrenzialità, sia nel mercato locale, che in quello nazionale e Internazionale. “Abbiamo a cuore le nostre radici, fondamento della nostra attività lavorativa per noi motivo di orgoglio, per questo oggi ci permettiamo di chiedere un concreto e diretto confronto ed intervento, affinché insieme, si arrivi all’individuazione di possibili azioni adottabili sia a titolo di indennizzo dei danni causati da avversità atmosferiche alla produzione primaria del comparto agricolo peligno, nel pieno rispetto della normativa e procedura di settore regionale, nazionale e comunitaria, sia a titolo di valorizzazione, tutela e promozione dei nostri prodotti agricoli, che non si limiti esclusivamente al comparto vitivinicolo, ma interessi l’agricoltura nella sua completezza e varietà” sottolineano gli organizzatori ricordando che dal 25 aprile la Regione non ha inoltrato alcuna richiesta finalizzata a dichiarare lo stato di calamità e pertanto, come prescritto per legge, non ha inoltrato nemmeno l’elenco delle tipologie di danno riscontrate, la delimitazione del territorio interessato da tale evento, né ha indicato il numero delle aziende che hanno riportato danni alla produzione. Per questo gli agricoltori chiedono a gran voce che ci si attivi, ognuno per le proprie competenze, per porre in essere tutte le misure riguardanti la dichiarazione di calamità naturale, il cui termine è di due mesi dagli eventi.