TRIBUNALE DA SALVARE, DI MASCI ANNUNCIA INCONTRO CON MINISTRO ORLANDO

“Entro giugno incontrerò il Ministro di Giustizia, Andrea Orlando, per scongiurare definitivamente la chiusura del Tribunale di Sulmona. Credo che ce la possiamo fare, seguendo la strada del riconoscimento di Tribunale di montagna”. L’incontro con il Ministro Guardasigilli, già in calendario, è stato annunciato oggi pomeriggio da Bruno Di Masci nel corso della riunione indetta dal Consiglio dell’Ordine forense di Sulmona, nella sala della Comunità Montana Peligna, chiamando a raccolta i candidati sindaci sul grave problema della chiusura del Tribunale già prevista per settembre 2018. “Il ministro Orlando, anche sulla base di indirizzi maturati in seno al gruppo interparlamentare che si occupa di revisione delle circoscrizioni giudiziarie e su un orientamento ventilato al tempo della revisione della geografia giudiziaria, è disponibile a salvare due o tre tribunali insediati in aree montane, con particolari difficoltà e disagi dovuti ai collegamenti viari e alle distanze chilometriche per la particolare orografia territoriale. Dobbiamo fare in modo che Sulmona sia inserito tra questi, abbiamo tutte le carte in regola – ha spiegato Di Masci davanti ad un’affollata platea di avvocati – questa impostazione potrebbe assicurare l’atteso e meritato salvataggio degli uffici giudiziari del Centro Abruzzo”. Per Di Masci l’incontro con il Ministro Orlando servirà a sciogliere il nodo del Tribunale, imprimendo finalmente una svolta alla battaglia in difesa di un presidio pubblico essenziale. “Qui non si tratta di difendere gli interessi degli operatori del settore giustizia ma di lottare in difesa di diritti sacrosanti dei cittadini dell’intero Centro Abruzzo, con fatti concreti e non con vuoti proclami, che peraltro chi li fa denota solo scarsa conoscenza del problema – ha concluso il candidato sindaco del raggruppamento La Città che vogliamo – se viene soppresso il tribunale, con un effetto domino, altri uffici pubblici saranno destinati presto ad essere soppressi e ridimensionati e tutto questo segnerebbe la morte del nostro territorio. Nostro compito sarà quello di impedire che tutto ciò avvenga”.

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