DI MASCI: ORA SAPPIAMO CHE GEROSOLIMO E’ IL VERO CANDIDATO SINDACO
Riceviamo e pubblichiamo: Ora i sulmonesi sanno con certezza che dietro la candidata a sindaco Annamaria Casini c’è l’ombra e non solo dell’assessore regionale Andrea Gerosolimo – dichiara il candidato sindaco Bruno Di Masci, in risposta ad un comunicato diffuso dall’assessore regionale alle Aree interne, Andrea Gerosolimo – E’ figura tra le più inutili e dannose della politica locale del dopoguerra. E’ noto negli ambienti politici abruzzesi per la sua inaffidabilità e incoerenza: non ha mai formulato una proposta politica compiuta (soggetto, predicato e complemento) a favore della nostra città. Sulmona si vergogni di essere rappresentata in Consiglio e Giunta regionale da chi pensando esclusivamente a conquistare posizioni personali non ha saputo difenderla in occasione del riconoscimento dei poli d’attrazione (centri d’offerta di servizi sanitari, scolastici e dei trasporti), del mancato inserimento dei paesi della Valle del Sagittario e della Valle Peligna nella macroarea, della richiesta al Ministero dello Sviluppo economico ai fini dell’avvio del procedimento per il riconoscimento da parte della Giunta regionale della quale fa parte dello stato di crisi complessa della nostra area, così come è stato fatto con il voto favorevole e determinante di Gerosolimo per la Val Vibrata (4 febbraio 2016). Non ricorda nemmeno l’ottimo assessore di aver votato in Consiglio regionale a favore di un emendamento che individuava l’area di Carsoli quale polo di attrazione. Mi sembra quindi un atteggiamento contraddittorio quando afferma che Sulmona non avrebbe bisogno di questo riconoscimento. Oggi il bulletto di Prezza invece di vergognarsi di questi comportamenti pensa di poter dare lezioni di coerenza ed etica proprio lui che è impresentabile (chi lo conosce lo evita). Il mio rammarico è che invece di confrontarsi a viso aperto con progetti seri sul futuro della città l’arrogante assessore abbia rinunciato a candidarsi a sindaco, dimettendosi da assessore e mettendo invece al suo posto una consulente della sua segreteria, sfuggendo in questo modo al giudizio dei sulmonesi e cercando ora di distrarli con divagazioni e comunicati senza senso e senza fondamento e pensa magari di vendersi anche questa volta la città per conseguire esclusivamente suoi obiettivi personali. E’ risaputo infatti che il suo vero scopo è diventare parlamentare della Repubblica, giocando sulle sorti della città. Un gioco che gli elettori ormai conoscono a memoria e che sapranno fermare.