NON VERSA QUOTA PD, A RISCHIO CANDIDATURA PER GALLI CHE DICE: “VADO AVANTI”
Il Sindaco di Popoli Concezio Galli, impegnato in questi giorni, insieme ad altri amministratori, ad occupare l’ospedale popolese per la salvaguardia del presidio sanitario, si deve difendere lui stesso dall’accusa di non aver versato la quota dovuta in qualità di sindaco al Pd, secondo quanto previsto dal codice etico del Partito; per questo sarebbe non candidabile alle prossime elezioni amministrative. Tutto nasce da una lettera anonima inviata al Segretario Regionale PD Rapino ed a quello del Circolo PD di Popoli Di Gioacomandrea, in cui si legge che il sindaco Galli non avrebbe mantenuto fede a quanto previsto dall’art. 22 dello statuto del PD “dovere degli eletti” non versando la quota prevista per chi ricopre la carica di primo cittadino. Nella lettera, l’iscritto anonimo precisa che l’attuale sindaco ha versato solo l’ammontare relativo al precedente incarico di assessore pari a circa 37 euro mensili invece dei previsti 80 euro pari al 10% della indennità di Sindaco, circa 800 euro mensili. (art.3 del Regolamento Finanziario Nazionale del Partito Democratico). Il sindaco Galli si difende “avevo espressamente chiarito agli organi del circolo locale del PD che avrei versato gli 80 euro previsti appena molti altri amministratori del PD avessero versato le quote loro spettanti mai versate al partito. Preciso che sono l’unico Sindaco in italia a pubblicare con trasparenza sul sito del Comune di Popoli tutto ciò che mi riguarda in merito dalla Dichiarazione dei Redditi al certificato del Casellario Giudiziario. Io comunque vado avanti con la mia candidature a Sindaco”. Alcuni cittadini parlano apertamente di guerriglia elettorale che arriva da coloro che invece dovrebbero sostenerlo.
ivan lyoi