DIVORZIO IN VISTA TRA PD E PSI IN ABRUZZO, CARUGNO LANCIA L’ULTIMATUM

Il divorzio Pd-Psi, già avvenuto a Sulmona, sembra destinato ad estendersi a tutto l’Abruzzo. Il segretario regionale del Psi, Massimo Carugno, chiama in causa il segretario regionale Pd, Marco Rapino e lo stesso presidente della Regione, Luciano D’Alfonso. A Sulmona i socialisti hanno già scelto di aderire alla coalizione Noi per Sulmona, che candida a sindaco Annamaria Casini, sancendo di fatto la rottura del patto federativo con il Pd, abbandonato alla sua sorte. Ed oggi il segretario regionale socialista, Massimo Carugno, lancia un ultimatum al Pd abruzzese. “Quando, nella coppia, uno dei due è sordo a qualunque parola dell’altro c’è più di qualcosa che non va” osserva Carugno che elenca i casi di “sordità” del Pd. Dagli impegni presi dall’amministrazione comunale pescarese con i socialisti, sulla gestione della questione del porto di Pescara, all’insabbiamento da parte del Pd vastese di accordi con i socialisti su porto e ferrovia di Vasto, fino al progetto Toto per l’autostrada Pescara-Roma. “A gennaio viene fuori un progetto con il quale per guadagnare 20 minuti di autostrada sull’asse Pescara- Roma, si vuol fare un gigantesco buco nell’Abruzzo da Bussi a Celano, che costera’ una montagna di soldi, che ricadranno ovviamente sulle tariffe gia’ carissime della Strada dei Parchi, alla faccia del patrimonio ambientale, alla faccia di un tronco esistente compresa la lunghissima galleria di Cocullo costato un patrimonio che verra’ dismesso, alla faccia del fatto che tutto il Sud della provincia dell’Aquila che comprende due parchi nazionali, i bacini sciistici piu’ importanti dell’Appennino ed infine le porte commerciali verso la Campania viene tagliato integralmente fuori” ricorda Carugno che rivolgendosi a D’Alfonso chiede: “A che servono Presidente incontri, pranzi, colloqui assieme a te e Marco Rapino se poi quello che diciamo non viene ascoltato?”.