SULMONA SI PREPARA PER LA SUGGESTIVA PROCESSIONE DEL CRISTO MORTO

Tra fede religiosa e tradizione. Tra pietà popolare e folclore. Crescente attesa in città per la struggente rappresentazione del rito funebre della traslazione di Gesù dalla Croce alla deposizione nel sepolcro. Come ogni Venerdi Santo Sulmona si appresta a ricordare, con la suggestiva Processione curata dall’Arciconfraternita della Santissima Trinità, dalla antichissime origini, che Cristo è morto sulla Croce per tutto il popolo. Ancora poche ore per rivivere quelle intense emozioni.  Fin dalle prime ore del mattino il maltempo previsto sembra aver lasciato il posto a un timido sole. Le strade del centro si popolano e si rianimano di turisti, di sulmonesi residenti altrove che ritornano per trasscorrere le festività con la famiglia, proprio perchè i riti pasquali da queste parti sono molto sentiti. All’imbrunire nelle vie del cuore antico di Sulmona prende le mosse il fiume rosso porpora,  sulle note Misere che preme in petto, ritmato dallo “Struscio”, il caratterizzante passo cadenzato  segno di penitenza che conferisce lente e sincroniche movenze al mesto corteo. Il saio rosso con la pettorina bianca, che indica carità, il coro dei cento cantori (solo voci maschili) che intonano  il solenne Miserere  (questa sera quello musicato  dai maestri sulmonesi Federico Barcone nel 1913 e Giovanni Galli e si alterna ogni anno a quello musicato dal maestro aquilano Raffaele Scotti) che riecheggia nei cuori, la statua della Madonna Addolorata vestita a lutto con un pugnale conficcato nel cuore, la preziosa Bara del Cristo Morto e il meraviglioso Tronco di velluto rosso intarsiato di tralicci d’argento risalente al 1750. E ancora: il simbolico e significativo scambio con confratelli di Santa Maria di Loreto, che curano il bellissimo e gioioso rito della “Madonna che scappa in piazza” la mattina di Pasqua.  Tradizione tutta sulmonese che affonda le origini nel 1827.  Emozioni intense che si rinnovano di anno in anno per un rito suggestivo che si ripete nella notte di ogni Venerdi Santo a Sulmona, nell’anno, questo, della Misericordia.  Per l’assegnazione delle mansioni nella processione, i Trinitari vengono scelti con estrazione a sorte nella sera del Lunedi Santo, come tradizione vuole (clicca). Che la città sia attaccata ai suoi riti pasquali lo ha dimostrato la mobilitazione attivata nei mesi scorsi dal Comitato a difesa della tradizionale processione, con la petizione che ha visto oltre 4 mila firme raccolte e consegnate ai vertici del Sodalizio trinitario per richiedere il ritorno all’antico, in merito al percorso che nel 2012 aveva subito delle modifiche. I cittadini sono stati accontentati e l’itinerario questa sera prevede  l’ingresso del corteo a piazza Plebiscito, fronte Chiesa Santa Maria della Tomba, con la novità, al momento del rientro nella Chiesa della SS Trinità a mezzanotte, della sosta del coro in piazza XX Settembre, senza dividersi in due davanti l’Annunziata come avveniva fino allo scorso anno.

COME SI SVOLGE

Intorno alle 20 si accendono i lampioni portati dai confratelli, davanti la Chiesa della SS Trinità, vicino Palazzo dell’Annunziata. Sul sagrato si posizionano le autorità religiose, guidate dal Vescovo, cominciando a recitare le preghiere e permettendo ai trinitari di prendere ognuno il suo posto.  Il mesto corteo prende le mosse  farà rientro intorno a mezzanotte, dopo aver percorso un cammino che tocca tredici chiese, formando una grande Croce. La lunga processione  si addentra nel reticolo di vicoli e stradine del rione trinitario, per dirigersi, poi, in piazza Carlo Tresca, circumnavigando la villa comunale, risalendo Corso Ovidio, toccando via De Nino e scendendo a piazza Garibaldi, dove avverrà lo scambio con i confratelli  lauretani e  riprenderà in direzione della Chiesa di Santa Maria della Tomba, in cui, dopo quattro anni di itinerario invertito, tornerà, salendo da piazza Maggiore, ad imboccare subito piazza Plebiscito  ; poi da via Serafini tornerà lungo corso Ovidio,  per fare rientro nella chiesa della SS.Trinità.