CHIUSO IL PARCO FLUVIALE, SLOW FOOD LANCIA APPELLO

C’è malcontento tra la gente di Sulmona alla notizia che il Parco fluviale chiude i cancelli fino a data da destinarsi. Inaugurato solo due anni fa, dopo lavori di ristrutturazione, il “Daolio” è tornato di nuovo inutilizzabile. E pensare che sono tante le famiglie che utilizzano il giardino pubblico, non avendo altri spazi a disposizione per portare i propri figli tra i giochi e il verde, rimane solamente il parco giochi di via Togliatti, in una città che sembra non essere a misura di bambino. Sul caso che rattrista e non poco i cittadini, compresi i giovani, gli sportivi e i proprietari di cagnolini, Slow Food lancia un appello. “Al di la delle motivazioni burocratiche, a dire il vero poco comprensibili, sorprende lo scarso interesse e la scarsa sensibilità troppo spesso mostrata dai gestori della Cosa Pubblica, specie a Sulmona, in merito alle cosiddette aree di verde pubblico” afferma il fiduciario della Condotta Peligna , il quale coglie l’occasione per fare un’amara descrizione della città in balìa del degrado. “Che purtroppo, sia nel centro storico che nei nuovi quartieri cittadini, non si può certo dire che siano così verdi né che godano di buona salute. Abbandono, sporcizia ed incuria, cui sicuramente noi tutti cittadini contribuiamo pesantemente, sono il tratto comune di quelle aiuole, giardini, parchi giochi, “ville comunali” e parco fluviale che invece dovrebbero costituire la cornice bella e preziosa in grado di valorizzare ancor più un quadro d’autore. “Anche Sulmona, Amministratori e cittadini devono scoprire che investire nel verde pubblico e nella cultura è un business che rende. Migliora la qualità della vita, crea lavoro, attira i turisti. Più concretamente, la Condotta Peligna – ha rimarcato il fiduciario della Condotta  – pensa al Parco fluviale come un vero e proprio laboratorio di idee, un luogo di aggregazione e condivisione sociale grazie al quale moltiplicarne la multifunzionalità.Deve quindi essere un parco sempre aperto, una vera e propria proiezione outdoor delle iniziative indoor. Rivolgiamo quindi un appello – conclude – al Commissario Straordinario affinché si possa non solo restituire quest’area importante alla città in tempi strettissimi ma che si avvii anche un progetto condiviso di gestione concreta e lungimirante.”