“SALVIAMO LA TRADIZIONE DELLA PROCESSIONE DEL VENERDI SANTO”
Nessuno tocchi la processione del Cristo Morto, se non per cancellare quelle modifiche apportate quattro anni fa e farla tornare all’antico. Sulmona determinata nel difendere il secolare rito a cui è molto legata, curato dall’Arcinconfraternita della SS Trinità. Dopo la raccolta firme avviata dal “Comitato del ripristino delle tradizioni” nei giorni scorsi (clicca) e la risposta con un due di picche arrivata dai vertici del pio sodalizio, che sembra non abbiano alcuna intenzione di accontentare le richieste, è nata su Facebook una pagina intitolata “Salviamo la tradizione della Processione del Venerdi Santo a Sulmona”, che in poco meno di 24 ore ha incassato già molti consensi, tra sondaggi, sulla scia della petizione dei cittadini, ricordi e testimonianze. Con l’avvicinarsi della Settimana Santa, cominciano a vibrare le corde della polemica, tanto che anche alcuni componenti del Coro sono pronti a rimarcare il proprio dissenso, in realtà mai sopito. La processione dello scorso anno, infatti, fu caratterizzata da una garbata e sobria protesta che i coristi misero in pratica a modo loro, con il silenzio, non cantando proprio nel tratto del percorso che fu modificato, da Piazza Minzoni all’ultimo tratto di via Serafini, nella zona retrostante la chiesa di Santa Maria della Tomba. Non una protesta eclatante, ma un piccolo segno di dissenso. I firmatari della petizione, in sostanza, convinti dell’importanza di un ritorno alla tradizione, “prima che la rottura della continuità con il passato diventi irreversibile”, richiedono l’eliminazione dell’ amplificazione che accompagna le preghiere dei fedeli, la regolamentazione dell’attività dei fotografi nel corteo, il ripristino del vecchio itinerario, così che il corteo non volgerà più le spalle alla chiesa di Santa Maria della Tomba, nel momento dell’ingresso a piazza Plebiscito, come avviene oggi, ma di procedere frontalmente. Una modifica che fu istituita per eliminare la sosta in via della Cona, così da porre fine a momenti in cui i protagonisti della processione sostavano per mangiare e bere. Tra le richieste anche l’eliminazione delle interruzioni davanti a palazzo dell’Annunziata quando la Processione sta per rientrare nella chiesa della SS Trinità.