RAPINO, SULMONA MERITA UNA CLASSE POLITICA MIGLIORE DI QUESTA CHE L’HA TRADITA
Prima di tutto voglio ringraziare chi, in questi giorni e in queste ore, ha lavorato senza sosta per cercare di trovare una soluzione che riportasse la città di Sulmona ad uno stato di governabilità, soprattutto chi, tra i professionisti contattati per la composizione della nuova giunta, aveva deciso di mettersi in gioco per il bene di tutti. Purtroppo, nonostante gli innumerevoli sforzi e tentativi, non è stato possibile farlo. Per la quarta volta consecutiva Sulmona verrà commissariata e travolta. La sua classe dirigente perde un’altra opportunità di dimostrarsi diversa e matura. Chi sedeva tra i banchi dell’amministrazione, chi sedeva dalla parte della maggioranza ha sulle spalle, ora, una grande responsabilità: a cominciare dalla mancanza della certezza assoluta di poter tornare al voto in tempo utile per gli appuntamenti del 2016. Ma non solo questo. Chi sedeva tra quei banchi e dalla parte della maggioranza ha antemposto la propria personale visione a quella della sua comunità politica, la stessa comunità politica grazie alla quale era stato eletto. Ma non solo. C’é una cosa ben più importante: chi era stato eletto per stare in maggioranza ha tradito il mandato che gli era stato consegnato dai suoi elettori.
Credo e sono convinto che la città di Sulmona meriti molto di più di tutto questo. Lo stesso Partito Democratico e i nostri militanti, chi si rispecchia nei nostri valori e principi, merita molto di più di vedere tra le prime firme, di quella che è solo una sconfitta, due dei suoi rappresentanti in consiglio comunale. Gli stessi che, fino a qualche ora prima, dicevano di essere disponibili a trovare una soluzione mentre tramavano l’epilogo di questa vicenda. Questo tipo di classe dirigente condanna la città al declino.
Ora più che mai convinto che i veri innovatori sono quelli che cambiano il destino.