CRISI, GIUNTA TECNICA: IL SINDACO SCRIVE NOMI E GEROSOLIMO LI CANCELLA

Prima dicono di volere una giunta tecnica ma ogni nome proposto dal sindaco Giuseppe Ranalli finisce per essere depennato, con “matita rossa e blu”. E’ questo il comportamento del gruppo dell’assessore regionale Andrea Gerosolimo e dei suoi “moschettieri”: una quindicina in tutto sono finora i nomi finiti nel tritacarne, impedendo di fatto la nascita della Giunta tecnica, che potrebbe rimuovere la crisi politica. Ieri mattina la nuova giunta era quasi definita e i consiglieri della maggioranza erano stati informati per trovarsi pronti a ricevere le designazioni ufficiali. Ma all’ultimo momento tutto è andato di nuovo a carte quarantotto, per i veti incrociati riemersi tra i partiti. I vertici regionali dei partiti e lo stesso governo regionale sembrano irritati e sconcertati da quanto succede a Sulmona a causa di un modo fin troppo vecchio e logorante di far politica non certo favorevole al momento di crisi economica che affligge il Centro Abruzzo rischiando di trascinarlo, Sulmona in testa, in un baratro senza rimedio. Intanto Sel ribadisce la sua posizione: appoggio al sindaco Giuseppe Ranalli ma solo a condizione che ci sia coerenza e soprattutto che sia rispettato il programma di mandato presentato dal sindaco agli elettori, nel 2013. “I primi riferimenti devono essere i principi della legalità, della democrazia partecipata e dell’etica politica – sostiene Sel in una nota – abbiamo assistito finora ad uno spettacolo indecoroso e per certi versi indecente e speriamo solo che gli elettori si ricordino di ciò che si è messo in atto in questi mesi da parte di coloro che concepiscono la politica come cosa propria. Una politica finalizzata solo ad interessi di parte nel tentativo di mettere sotto tutela l’azione amministrativa della maggioranza”. Sel a questo gioco al massacro non ci sta e ribadisce di voler restare in maggioranza solo se ci saranno le condizioni politiche e programmatiche adeguate, altrimenti passerà all’opposizione e sosterrà solo quei provvedimenti coerenti con il programma di mandato, per il quale si sono impegnati.